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  • Genoamania, un Natale con tre Santa Claus

    Genoamania, un Natale con tre Santa Claus

    • Marco Tripodi

    Non uno ma tre. Sono i Babbo Natale che, con un po' d'anticipo, quest'anno si sono calati dal camino di Villa Rostan a Pegli per far comparire un sorriso sui volti dei tifosi del Genoa.

     

    IL VATE DI RAVENNA - Il primo a palesarsi con la sacca piena di doni nella sede del club più antico d'Italia è stato Davide Ballardini. Nonostante non abbia nulla che ricordi l'aspetto del placido vecchietto che dispensa regali ai bambini più o meno bravi, per il popolo rossoblù il pacchetto più bello che troveranno sotto l'albero è quello confezionato in queste ultime settimane dall'allenatore ravennate. In poco più di un mese il Balla ha saputo ribaltare le prospettive di classifica di un Grifone che fino a novembre si sarebbe meritato soltanto carbone, portandogli in dote undici punti in sei partite e trascinandolo ai margini della zona sicura. Tutti nella Genova genoana si aspettavano che la terza avventura in riva al Biasgno dell'ex tecnico di Palermo e Lazio sarebbe stata positiva. In pochi immaginavano che lo sarebbe stato così tanto. Ballardini ha ridonato un'identità ed una fame agonistica ad un gruppo che sembrava aver perso ogni volontà di lottare e di vincere, portando come logica conseguenza un sacco pieno di risultati positivi.

    PACCHETTO DOPPIO - Se il Babbo Natale dall'accento romagnolo è arrivato in Riviera con ampio anticipo, gli altri due si sono presentati assieme poco prima delle 17 nel giorno dell'antivigilia direttamente al Ferraris. A vestire i panni di Santa Claus ieri ci hanno pensato il portiere del Benevento Vid Belec e il centravanti del Genoa Gianluca Lapadula. Messisi in società, seppur in maniera tacita, i due calciatori hanno contributo a rasserenare il Natale rossoblù impacchettando, con meriti opposti, un gol da tre punti. Il portiere sannita ha avuto il biasimo di stendere un avversario che difficilmente avrebbe creato problemi alla sua rete, l'attaccante piemontese ha viceversa confermato di avere doti di caparbietà e scaltrezza, oltre che di freddezza nel realizzare il rigore, che spesso posso fare la differenza anche in Serie A. Dopo tante critiche, per lui arriva il momento di godersi un po' di sacrosanti applausi.
    Non vincere contro la squadra peggiore di sempre nella storia della Serie A sarebbe stato un colpo psicologico pesante da metabolizzare per i rossoblù. Ma alla fine, in un modo o nell'altro, il Genoa ha raggiunto il suo obiettivo, strappando finalmente una vittoria interna che mancava da ben sette mesi. E non si può non rendere atto a Lapadula di aver contribuito al successo in maniera determinante, anche grazie all'ausilio di Belec.

     

    MESSIA - Contro i giallorossi campani Perin e compagni hanno dimostrato i tanti limiti di una squadra che, soprattutto, in zona gol fa davvero troppa fatica. Del resto se l'avvento di Ballardini ha blindato la difesa, inevitabilmente a risentirne è stato un attacco privo di bomber di razza. Ieri, infatti, le occasioni da rete non sono mancate anche se tutte, alcune in maniera clamorosa, sono state fallite dagli avanti rossoblù. Ora tutti invocano l'arrivo di Pepito Rossi, manco fosse il messia del gol. La classe e la voglia di rivincita del ragazzo del New Jersey non potrà che far bene a questo Grifone affamato di reti.

    E visto che a Natale sono arrivati tre Babbi al posto di uno, chissà che per l'Epifania, quando a Marassi si presenterà il Sassuolo, invece che tre Magi non ne arrivi uno solo...


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