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  • Genomania: domenica contro l'Udinese che Genoa sarà?

    Genomania: domenica contro l'Udinese che Genoa sarà?

    • Valentina Martini

    Il punto. Ormai archiviata la sessione del mercato di gennaio e con la situazione infermeria ben chiara (out Pavoletti e Ansaldi) è il momento di fare il punto della situazione. La perdita di Perotti pesa come un macigno ma non bisogna voltarsi e guardare il passato ma piuttosto pensare subito al presente e al futuro. Sono sette in totale i volti nuovi del Grifone  (Gabriel Silva, Riccardo Fiamozzi, Luca Rigoni, Alessio Cerci, Suso, Bruno Gomes, Tim Matavz) e nelle ultime partite hanno già avuto modo di presentarsi, chi meglio e chi meno bene, ma è giusto dare tempo a tutti.

     

    Fattore campo. Il tormentone del momento riguarda le partite casalinghe: ben tre su quattro infatti saranno allo Stadio Luigi Ferraris di Genova. Si comincia con l'Udinese e poi, dopo la trasferta contro il Chievo, ecco l'Empoli e il Torino. Bisogna approfittarne assolutamente, soprattutto dopo quattro gare contro avversarie d'alta classifica. 18/25 i punti conquistati sul proprio campo e dai quali bisogna ripartire. È inutile fare drammi, mancano ancora tredici partite alla fine del Campionato e può succedere veramente di tutto quindi meglio adottare la politica dei piccoli passi. Vincere domenica permetterebbe di scavalcare la formazione di Colantuono e quindi lasciarsi un'altra squadra alle spalle.

     

    Quale sarà la formazione? Difficile dare una risposta alla vigilia del match contro l'Udinese. Tante, anzi troppe, le alternative dopo tutti i vari cambiamenti. In queste ultime partite il tecnico Gasperini ha apportato varie modifiche, si è giocato il tutto per tutto per ottenere un risultato che purtroppo domenica non è arrivato e che contro la Lazio soddisfa solo in parte.

     

    Difesa. Dopo la certezza di Perin tra i pali il reparto che ormai non genera dubbi è la difesa: Burdisso e Izzo sono ormai due colonne portanti del Genoa e domenica molto probabilmente rientrerà Munoz al posto di De Maio, rientrato tra i titolari al Meazza per l'affaticamento alla caviglia proprio di Munoz.

     

    Centrocampo. Da qua in su iniziano i dubbi che generano molte varianti. Tachtsidis come regista? Sono in molti che vorrebbero vederlo in azione e che non si spiegano come mai gli venga riservata invece tanta panchina. Con la Lazio il suo inserimento si è rivelato positivo, ma nonostante tutto viaggia su numeri bassissimi (dodici soltanto le presenze su venticinque partite giocate, di cui solamente due per tutta la durata del match). Potrebbe trovare spazio anche Ntcham come trequartista, anche se la fiducia potrebbe essere riconfermata ai centrali Dzemaili e Rigoni. Sulle fasce inoltre i ballottaggi aumentano vertiginosamente: a sinistra Laxalt o Gabriel Silva? A destra Rincon o Fiamozzi? El General è il favorito e anche Laxalt sta facendo bene.

     

    Attacco. Urge trovare il sostituto di Pavoletti o perché no più di uno. In fondo non importa se in questo suo periodo di assenza segna lo stesso calciatore o più compagni, l'importante adesso è fare gol e giocare uniti e compatti per permettere al reparto avanzato di essere quanto più incisivo. Tim Matavz? Il curriculum è ottimo, gol ne ha sempre fatti, ma rientra da un periodo non al top per cui bisogna andarci cauti. Il Secolo XIX si gioca il tridente in attacco Cerci – Matavz – Suso e lascia qualche chance anche a Capel di partire titolare.

     

    Statistiche. Nella massima serie il Genoa ha affrontato a Marassi l'Udinese ventitré volte e vanta dodici vittorie, sette pareggi e tre sconfitte. Negli ultimi due campionati è finita in parità: è arrivata l'ora di tornare a vincere!  

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