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  • Germania-Italia, le pagelle di CM: Mancini e compagni resuscitano pure Werner, Muller domina. Donnarumma, ancora?

    Germania-Italia, le pagelle di CM: Mancini e compagni resuscitano pure Werner, Muller domina. Donnarumma, ancora?

    • Antonelli e Targetti
    Germania-Italia 5-2

    Germania

    Neuer 6,5: Reattivo nel negare la gioia del gol a Raspadori dopo 8’. Poi, mai impegnato fino al tiro di Di Marco, respinto, che porta alla rete di Gnonto. 

    Klostermann 6: Dei due esterni tedeschi è, per caratteristiche, quello più bloccato. Partita senza sbavature. 

    Sule 6: Partita ordinata, poche difficoltà nel contenere Raspadori e compagni. (dall'87' Tah sv)

    Rudiger 5,5: Ordine e sicurezza alla retroguardia. Mai messo in difficoltà dagli Azzurri, ma concede il 5-2 a Bastoni. 

    Raum 7: Dà freschezza e qualche spunto interessante alla fascia sinistra dei tedeschi. Suo l’assist a Kimmich per il vantaggio. 

    Gundogan 7: Solità qualità e palleggio in mezzo al campo. Freddo dal dischetto per il raddoppio. (dall'88' Stach sv)

    Kimmich 7: Bravo a inserirsi e a sfruttare la poca reattività della difesa azzurra sul cross di Raum al 10’, per l’1-0. 

    J. Hofmann 6,5: Conclude una bella manovra tedesca intorno alla mezz’ora: Donnarumma gli nega il raddoppio. Ha poi il merito di trovare il tempo giusto nell’inserimento da cui nasce il calcio di rigore (dal 63’ Gnabry 6,5: entra in campo e regala subito un assist a Werner per il poker)

    Muller 7,5: Pochi palloni giocati nel primo tempo, ma riesce sempre ad essere nella posizione giusta per favorire i compagni. Segna il tris alla prima occasione della ripresa. (dal 75' Nmecha sv)

    Sané 7: È il primo a farsi vedere dalle parti di Donnarumma. Spunti interessanti.  

    Werner 8: Si trova a memoria con i compagni alle sue spalle. Fino al 66’ manca solo il gol, poi arrivano anche quelli. Doppietta e manita. (dal 75' Musiala sv)

    All. Flick 7,5: La squadra messa in campo va a memoria. E c’è il forte aiuto degli Azzurri.

    A cura di Michele Antonelli



    Italia

    Donnarumma 5,5
    : Poco da fare su Kimmich che lo trafigge ancora dopo la gara d’andata. Salva il risultato sulla conclusione di Hofmann e si arrabbia con Spinazzola che spazza non permettendogli di completare la parata in due tempi. Poi para su Sané e si produce in un grande intervento su Werner, tenendo l’Italia a galla. Gundogan lo spiazza. Preso in controtempo sul 3-0 di Muller. Il solito errore con i piedi gli abbassa il voto di un punto e mezzo intero. Ma perché non la spara lontano? Sarebbe sufficiente, resta il migliore in campo, ma basta con queste "donnarummate". 
     
    Calabria 4: Raum e Sané stasera avrebbero fatto venire il mal di testa a molti terzini, non è aiutato né dalle mezzali né dal centrale. Non la gara ideale per festeggiare la fascia da capitano al Milan. Volenteroso in avvio di ripresa, un suo tiro viene murato. Gnabry gli va via alle spalle sul 4-0.
     
    Mancini 4: un po’ distratto su Werner in avvio, ma rimedia bene. Il problema è che riesce a mettere una pezza solo a questo suo errore, un po’ meglio quando l’omonimo allenatore dispone la difesa a tre che interpreta nella Roma mourinhana. (dal 77’ Scamacca sv)
     
    Bastoni 5,5: Kimmich si inserisce fra lui e Spinazzola sul gol, corto circuito dell’intero meccanismo difensivo. Arrivano avversari da ogni parte, come se non bastasse nella confusione generale si fa pure male e perde quel poco di lucidità che lo distingueva. Il fallo su Hofmann era evitabile, rigore per la Germania e 0-2. Alza il voto e rende meno amaro il passivo con il colpo di testa del 5-2. 
     
    Spinazzola 5: Qualche buona sortita in avanti, segnali individuali incoraggianti, ma paga la serata negativa del suo reparto. Stanchissimo poco prima dell’ora di gioco, ancora non è al 100%.
     
    (dal 65’ Dimarco 5,5: non tiene la linea e tiene in gioco Gnabry che passa a Werner. Si redime parzialmente con il tiro che Neuer para e che Gnonto ribadisce in rete. Neuer gli nega la gioia del gol con un grande intervento)
     
    Frattesi 4: molto meno bene rispetto alla gara contro l’Inghilterra nella quale aveva trovato diversi spazi. Praticamente nullo in avanti, ma lo stesso discorso vale anche per chi ha occupato posizioni ancor più offensive. (dal 46’ Scalvini 5,5: il 50esimo deb di Mancini ha un ottimo impatto sulla gara da centrocampista, ma l’effetto dura pochi minuti)
     
    Cristante 4: probabilmente era lui che doveva preoccuparsi dell’inserimento di Kimmich in area. In difficoltà nel contenere gli attacchi dei tedeschi, ma suona la carica con un bel tiro nella ripresa e gli va dato del merito per l’atteggiamento positivo. Sovrastato con il passare dei minuti nonostante il piglio di inizio ripresa.
     
    Barella 5: ci prova spesso da lontano, non è serata per il motore del centrocampo azzurro. Buono l’inserimento dopo il 3-0 tedesco con le proteste per il gol non convalidato, ma la posizione era irregolare
     
    Gnonto 5,5: tanta volontà, per poco non ribadisce in rete dopo la parata di Neuer su Raspadori (era in fuorigioco), ma i terzini tedeschi sono in serata di grazia. Anticipato nettamente da Sule nell’azione che porta al terzo gol. Prestazione da dimenticare fino alla rete della bandiera, che conferma il suo ruolo di speranza azzurra
     
    Raspadori 5: strepitoso Neuer su di lui, non era un impatto semplice col pallone. Corre e lotta tra gli energumeni della difesa avversaria, ma sembra veramente troppo leggero per essere una prima punta come lui stesso afferma. (dal 46’ Caprari 5,5: dà un po’ di imprevedibilità all’Italia, buon ingresso ma a partita compromessa. E si spegne poi con tutto il resto della formazione azzurra)
     
    Politano 5: la sua giocata riesce alla perfezione in occasione della parata di Neuer su Raspadori. Poi poco altro, finché Mancini non lo toglie per correre ai ripari cambiando modulo. (dal 43’ Luiz Felipe 5: ci sono stati esordi più tranquilli, se non altro contribuisce con il suo ingresso a limitare i danni aggiungendo un uomo al reparto)
     
    All. Mancini 4,5: In fase di ricostruzione non si può neanche pretendere la luna, ma la figuraccia rimediata stasera rischia di lasciare delle scorie pesanti. Cinque passi indietro dopo tre timidi in avanti fatti nelle precedenti tre partite.

    A cura di Federico Targetti


     

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