Calciomercato.com

  • Gestacci:| Quando si prende il peggio dai campioni

    Gestacci:| Quando si prende il peggio dai campioni

    La Juventus segna e lui va a fare gestacci nei confronti della tifoseria avversaria, rimediando una sacrosanta espulsione. La provocatoria esultanza verso il pubblico del 'San Paolo' di Napoli di Matteo Gerbaudo, nel corso della finale di Coppa Italia Primavera è l'ultimo episodio che sta scatenando accese polemiche nel mondo del calcio. In serie A infatti, così come in ambito europeo ed internazionale, non sono mancati recentemente cori e strisconi razzisti, risse in campo, scontri tra tifosi e gesti provocatori contro gli avversari. Il risultato di tutto questo è un innalzamento esasperato dei toni e un clima di alta tensione, non certo un bell'esempio per i giovani. E se infatti questi sono i futuri campioni, non c'è assolutamente da stare sereni.

    Tutto è successo martedì sera durante i tempi supplementari tra Napoli e Juventus, dopo che il risultato nei 90 minuti regolamentari era fissato sull'1-1, lo stesso della partita di andata a Torino. Subito dopo il gol del 2-1 per gli ospiti, Matteo Gerbaudo, durante i festeggiamenti con i compagni, ha rivolto dei gesti eloquenti e plateali contro il pubblico locale. L'episodio fortunatamente non è sfuggito all'arbitro, che ha estratto il cartellino rosso e mandato negli spogliatoi l'attaccante, mentre dalle tribune sono partiti cori e vari oggetti contro il ragazzo. Già un precedenza c'era stata tensione alla prima rete dei bianconeri, siglata su calcio di rigore da Stefano Padovan, che per esultare ha 'zittito' il pubblico e ha messo provocatoriamente le mani dietro le orecchie. C'è stato bisogno dell'intervento del suo allenatore, Marco Baroni (ex calciatore del Napoli), che ha saggiamente placato l'autore del gol. Intanto sui social network facebook e twitter, le pagine di Gerbaudo sono state subito invase da messaggi di insulti e minacce. Il centravanti è stato squalificato per tre turni dal giudice sportivo.

    Bisogna allora riflettere sul motivo di queste continue provocazioni ed è inevitabile constatare il brutto esempio che viene fornito dai professionisti, che poi si riflettono nelle categorie minori. Un intervento deciso del giudice sportivo e un maggior controllo dei dirigenti dei club sui comportamenti dei loro tesserati è quantomai necessario.

    Altre Notizie