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    Giampaolo sfida San Siro: preferisce André Silva, ma la gente osanna Piatek

    Giampaolo sfida San Siro: preferisce André Silva, ma la gente osanna Piatek

    • Daniele Longo, da San Siro
    A Giampaolo di certo non manca il coraggio. Quando sono state diramate le formazioni di Milan e Brescia in molti si sono fatti la stessa domanda: "Ma perché ha escluso Piatek per Andre Silva?". Il polacco è l'attaccante simbolo, l'uomo da 22 gol al suo primo anno in A. Il portoghese era sul mercato, fuori dal progetto tecnico e schierato a sorpresa in una partita già delicata. Una scelta che ha fatto discutere e che apre a diversi spunti di riflessione.

    MAL DI PIATEK - Che le caratteristiche tecniche e fisiche di Piatek non siano perfette per quello che è il Giampaolismo lo si era capito sin dal precampionato. L'attaccante di Dzierżoniów ha nell'area di rigore il suo habitat naturale, fa fatica se deve iniziare la sua azione in posizione più esterna e lontano dalla porta. Un normale periodo di rodaggio era stato messo in preventivo, l'esclusione a favore di Andre Silva proprio no. Il pubblico di San Siro ha accolto con un'ovazione l'ingresso in campo del Pistolero, fischiando Andre Silva. Forse anche in maniera ingenerosa, perché l'ex Siviglia ha giocata un'onesta partita. 

    PRIMO CASO DA GESTIRE - Il Milan a tre giorni dal gong finale del mercato non ha un attacco da mille e una notte. Una scommessa di talento come Leao, due work in progress come Castillejo e Suso, un giocatore da rigenerare come Andre Silva. Che ha le qualità fisiche e tecniche per interpretare al meglio il gioco che ha in mente il tecnico rossonero, ma non ha molti gol nei piedi. Quelli che invece ha il solo Piatek e questo è il primo caso di Giampaolo da quando indossa la divisa ufficiale del Milan. San Siro ha già scelto, il tecnico ancora no. 

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