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  • Gilardino stupisce: perché è anche lui un allenatore da Juventus o da Milan

    Gilardino stupisce: perché è anche lui un allenatore da Juventus o da Milan

    • Gianluca Minchiotti
    Alberto Gilardino continua a stupire con il suo Genoa, neopromosso e 12esimo in classifica in Serie A con 33 punti. Lunedì sera a San Siro, nonostante la sconfitta contro l'Inter per 2-1, il Genoa di Gilardino ha dimostrato di avere alcune caratteristiche importanti. Innanzi tutto, sotto di 2-0 al 38', i rossoblù non si sono arrresi e hanno continuato, con carattere e personalità, a proporre la loro idea di calcio. Inoltre, la squadra di Gilardino ha dimostrato di avere, oltre a buoni valori tecnici individuali, anche un'organizzazione di gioco e un'identità. Nel secondo tempo, per alcuni minuti, ha schiacciato l'Inter nella sua area, segnando un gol e vedendosene annullare un altro per fuorigioco. Sia nel match di lunedì che in quello d'andata a Marassi (terminato 1-1), il Genoa è stata una delle pochissime squadre capaci, in questa stagione, di mettere in difficoltà l'Inter schiacciasassi di Simone Inzaghi.

    IL PROFILO - Il Genoa ha tutte le caratteristiche di Gilardino: carattere, personalità, organizzazione e una buona dose di imprevedibilità sotto porta (caratteristica anche del Gilardino centravanti). Con un gioco moderno e propositivo, organizzato ma anche rispettoso delle caratteristiche individuali, Gilardino si propone come uno dei migliori tecnici della sua generazione. E per quanto sta mostrando in questa stagione, non ha nulla da invidiare ai più celebrati Thiago Motta e Raffaele Palladino. Sia Motta che Palladino hanno un briciolo di esperienza in più, dato che Motta è alla quarta stagione in Serie A e Palladino alla seconda, mentre Gilardino è alla stagione d'esordio (dopo 4 stagioni fra Serie C e D, e un'annata in Serie B), ma come valori e capacità il classe 1982 di Biella sta dimostrando di essere assolutamente all'altezza degli altri due, compreso il fatto di aver giocato ad altissimi livelli

    JUVENTUS E MILAN - Ci può essere quindi tranquillamente anche il nome di Gilardino fra i possibili candidati alla panchina di una big per il prossimo futuro, perché no? Juventus e Milan, se decidessero di cambiare allenatore, potrebbero aggiungere il profilo di Gilardino a quello degli altri candidati 'giovani' sul mercato. Sia con la Juventus che con il Milan, il campione del Mondo del 2006 ha un legame particolare. Per quanto riguarda la Juve, il piemontese Gilardino non ha mai nascosto di averla tifata da bambino, oltre poi ad esserci stato vicino in almeno un paio di occasioni di mercato, senza mai però riuscire a vestire i colori bianconeri: "A casa mia, o eri del Toro o della Juventus: io ero appassionato della Juve, andavo a vedere Baggio, Möller, Vialli. Poi è normale che questa cosa un po’ è svanita, giocando per sedici anni contro di loro, anche se alla Juve non ho segnato molti gol...". Per quanto riguarda il Milan, invece, parlano gli almanacchi: 132 partite e 44 gol in tre stagioni, vincendo una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per club. 

    Sobrietà, personalità, conoscenza tecniche e tattiche, conoscenza ad alti livelli delle dinamiche di campo e spogliatoio dei top club. Juventus e Milan, non solo Thiago Motta e Raffaele Palladino: anche Alberto Gilardino fa al caso vostro. 

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