Calciomercato.com

  • Il ricordo di Chinaglia:| Parla la moglie Angela

    Il ricordo di Chinaglia:| Parla la moglie Angela

    • M.A.

    Un posto al sole, tanto verde e molte palme. La sbarra della security che impedisce il passaggio agli estranei nel quartiere elegante di Naples per garantire la privacy. Decine di campi da golf e profumo di mare. E' la casa su Firefox Lane dove domenica mattina Giorgio Chinaglia ha fatto l'ultima fermata della sua vita da girovago. Il figlio Anthony non piange più: 'Mi aveva lasciato un biglietto: svegliami alle 9. Ma alle sei l'ho sentito armeggiare in cucina. Poi più nulla. L'ho trovato in camera da letto, non respirava più'. Uno sguardo dolce a mamma Angela, arrivata da Palm Spring, paradiso per miliardari, e un altro ricordo: 'Eravamo molto uniti io e papà, spesso vivevamo assieme. Gli avevo lasciato una foto da autografare per un tifoso: l'aveva firmata. E' stata l'ultima cosa che ha fatto'. Dice l'amico Frankie Campagna: 'La Florida gli stava stretta, si sentiva un po' isolato'. Spiega Anthony: 'Finalmente aveva accettato di non fare più la spola con New York per condurre il programma alla radio con Charlie Stillitano: interveniva al telefono. Poi aveva gli amici italiani: pranzo da Dolce e Salato, cena da Bice e tante partite in tv'. Un abitudinario. Si commuove Angela: 'Poco prima di sentirsi male, era venuto a Palm Spring. Solito rito: drink al Tabù e poi cena al Palm Spring Grill. Ma l'avevo visto stanco e mi aveva spaventato: Non sto benissimo. Un'ammissione simile non era da lui'.

    Com'erano lontani gli anni in cui faceva il capobanda anche nello spogliatoio dei Cosmos. Fu allora che con il magnate della Time Warner, Steve Ross, si presentava al matrimonio di Frank Sinatra e poi tirava mattina al Bicycle Club di Englewood nel New Jersey. Racconta Angela: 'La serata che non scorderò mai è quella in cui lo conobbi nel 1985. Ero con un'amica al suo ristorante, Il Calcio, a Tappan nel New Jersey. Lui stava mangiando, mi fissò e non si accorse di aver dimenticato il tovagliolo: così si pulì la bocca con la cravatta. Scoppiammo a ridere. Il giorno dopo si presentò a casa mia: sgommò, vide mio padre e gli disse: I am Giorgio Chinaglia e mi piace sua figlia. E' stato uno splendido viaggio assieme durato 27 anni'. Poi sono venuti gli anni all'Olgiata con Angela, appunto, e i figli di lei, Donald e Anthony, che lui ha sempre adorato. 'In America ci tornammo nel 2002, dopo 15 anni, perché volevo che i ragazzi studiassero qui', spiega Angela. E' quando Stillitano lo aiuta e lo assume alla Champions World, la società con cui organizzava le amichevoli degli squadroni europei negli Usa: 'Spesso si confidava. Ma c'era un argomento tabù: sua mamma Giovanna e sua sorella Rita'.

    E' uno dei segreti che si è portato con sé. Dice Angela: 'Parlava spesso di suo padre, poco di mamma e di Rita, sua sorella che vive in Maryland e gli somiglia come una goccia d'acqua. Anche se al telefono gli avevo sentito dire che gli voleva bene'. Dice Stillitano: 'L'altro grande cruccio era il fatto di non avere relazioni da anni con i quattro figli del primo matrimonio. Ricordo che c'era il Barça a Philadelphia ed era triste. Allora gli dissi: Giorgio, alza il telefono e chiamali. Lo fece e da quel momento recuperò quel rapporto. Ne era molto felice. L'altra cosa che lo rendeva fiero è aver dato il suo nome, Chinaglia, agli altri due figli, Donald e Anthony'. Ma l'ultima vicenda giudiziaria lo aveva annientato. Chiarisce Stillitano: 'Penso che i problemi di salute siano iniziati per questo. Detestava che la gente lo ritenesse un bugiardo. E' stato messo in mezzo, ho visto i fogli delle banche, sembravano autentici, ma i soldi non arrivavano mai. Gli dissi: Giorgio, questa gente ti sta raggirando. Non credo che abbia mai capito che cosa gli stesse capitando'. Ora riposerà in un cimitero di Naples, almeno nel nome c'è un pizzico di quell'Italia che gli mancava da impazzire.

    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

    Altre Notizie