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Giulini: 'Marotta? Sbagliato parlare solo con Juventus e Milan, ma niente sfiducia'
IL DIRITTO D'INTESA ERA IL NODO CENTRALE? - "Sì, la Serie A deve potersi autodeterminare da sola. I problemi del calcio italiano non sono il passaggio a 16, 18 o 22 squadre. Questo è un modello che oggi fa fatica ad essere sostenibile, abbiamo proposto un pacchetto di riforme e spero se ne parlerà presto, perché questa secondo noi è la via. Toglierci il diritto d'intesa solo per fare una riforma che rischia di essere fine a se stessa, e non incrementa la sostenibilità di un sistema, non è la via".
LE VOCI SULLE DIMISSIONI DI MAROTTA DA RAPPRESENTANTE - "Non conosco queste voci, non è stata avanzata questa richiesta. Ritengo Marotta, come Galliani, uno dei migliori dirigenti degli ultimi decenni, quindi nel caso non mi avrebbe visto favorevole. Sicuramente andare oggi a rappresentare un'istanza solo con altre due squadre (Juventus e Milan, oltre all'Inter ndr) di cambio del format, da 20 a 18, non affrontando i temi fondamentali non mi vede d'accordo. Ma non è per questo che avrei chiesto le dimissioni di qualcuno, tantomeno di Marotta".
HA PARLATO CON RANIERI DOPO LE VOCI SULLE DIMISSIONI? - "Con il parliamo tantissimo, siamo convinti di farcela con lui perché ha dentro l'esperienza e i valori per riuscirci. Per me si parla di valori che vogliamo trasmettere e lui li incarna totalmente, questo è il tema principale al di là dei risultati sportivi. Io sento che il nostro club è rappresentato dal meglio, poi gli errori si fanno in società, in campo e allenando, ma voglio andare oltre perché ho la fortuna di avere Claudio Ranieri in panchina e la fortuna di sapere che questa sarà la sua ultima esperienza fra i club".