Gol alla Van Basten, il paragone con Iniesta: Sensi ha preso per mano l'Inter
C’è stata l’apoteosi per il colpo Sanchez, attaccante che stimola la fantasia solo ai ricordi di quello che fece in Italia nell’Udinese.
Non da meno è stata l’attesa estenuante per la fine della telenovela Barella. Tutti felici ovviamente per l’acquisto, fino a quel momento, più costoso della storia dell’Inter. Si sono spese parole, elogi e si sono create attese spasmodiche per vedere questi tre in campo finalmente con i colori nerazzurri.
Ma per Sensi no, nessuna attesa, nessun proclama social, nessun entusiasmo ma solo il divertimento di averlo “soffiato” al Milan.
Trattativa veloce e senza patemi quella per l’ex Sassuolo arrivato in silenzio quasi nell’indifferenza generale. Ad aspettarlo al Coni per le visite pochi tifosi e forse li per caso. Chi osava definirlo “colpo” veniva deriso o tacciato di scarsa competenza.
E’ strano ed imprevedibile il calcio, vale tutto e il contrario di tutto. Alla fine come biasimare chi era scettico sulla bontà o sull’utilità del centrocampista dal Sassuolo all’interno di una potenziale grande squadra come l’Inter?
C’è chi si aspettava Eriksen, Vidal o Milinkovic e alla fine ha dovuto farsi andare bene Sensi.
Quel piccoletto però in silenzio si è dimostrato ad oggi un gigante.
Dai suoi piedi e dalle sue idee in campo si spira tutta la manovra nerazzurra. Tre partite in cui è sempre risultato non solo protagonista ma assolutamente decisivo. Il gol contro il Lecce. La traversa, il rigore procurato e l’assist gol per Lautaro a Cagliari e il gol alla “Van Basten” da 3 punti contro l’Udinese.
Il piccoletto si è preso la squadra sulle spalle, prende per mano i compagni e inventa calcio.
Aggiungiamo che finalmente Brozovic ha potuto contare su qualcuno che dialogasse con lui, che parlasse la stessa lingua calcistica aiutandolo a gestire un centrocampo pesante come quello nerazzurro.
Presto ovviamente per parlare di un “Iniesta” ma sicuramente è il nuovo acquisto che sta incidendo di più nel nuovo motore targato Conte.
Ad oggi ,difesa a parte, è l’uomo meno sostituibile all’interno del meccanismo innescato dall’allenatore leccese.
In silenzio Stefano si sta prendendo l’Inter sulle spalle, con classe, carattere e determinazione.
La stagione è appena iniziata speriamo che il cammino di Sensi non cambi mai direzione continuando su quella strada che lo potrebbe portare ad essere imprescindibile per un progetto vincente.
Una strada a Sensi unici.
Forza Inter sempre!!