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  • Hellasmania: Grosso in gialloblù, l'uomo giusto da cui ripartire?

    Hellasmania: Grosso in gialloblù, l'uomo giusto da cui ripartire?

    • Nicola Corona
    Sono già passate più di due settimane dall'ultimo impegno di campionato con la Juventus, il giorno in cui Fabio Pecchia ha ufficializzato il suo addio ai gialloblù dopo una stagione del tutto fallimentare. Al momento però non è ancora stato trovato il suo sostituto, l'uomo che avrà il compito di provare a riportare subito il Verona in Serie A.

    In queste due settimane sono circolati tantissimi nomi, sia legati al ruolo vacante di allenatore, che a quello di direttore sportivo. Tra i tanti però, ce n'è uno che ha preso piede con maggior insistenza. Si tratta di Fabio Grosso, l'eroe del mondiale 2006. Al presidente Setti il giovane allenatore quest'anno impegnato al Bari piace parecchio e ormai da alcune settimane si starebbe muovendo per cercare di portarlo in riva all'Adige. In questo momento il suo ingaggio rappresenterebbe la prima scelta della società scaligera, anche se ci sono alcuni problemi di non poco conto da superare.

    Il primo è di natura economica. Grosso ha un altro anno di contratto con il Bari e per portarlo via dalla Puglia andrebbe pagata la clausola rescissoria di € 500.000. Difficile che il presidente Setti accetti di pagare l'intera somma, anche se va considerato il fatto che con l'eliminazione dei pugliesi nei playoff di B giocati ieri (2 a 2 con il Cittadella), difficilmente il tecnico sarà confermato anche nella prossima stagione e il Bari potrebbe anche decidere di liberarlo ad un prezzo più ragionevole.

    Il secondo problema è invece di natura ambientale. Grosso arriverebbe a Verona "sponsorizzato" da Tony D'Amico, il capo osservatore che il presidente Setti vorrebbe insediare come ds al posto del dimissionario Fusco. Vista l'amicizia che da anni lega D'Amico a Fusco, si tratterebbe di una scelta societaria improntata alla continuità, davvero malvista al netto della stagione appena conclusasi tra le fila del delusissimo tifo gialloblù.

    Insomma, il nome di Grosso rimane in questo momento il più caldo per la panchina degli scaligeri, ma la lista delle avversative rischia di mettere più di un paletto al suo arrivo.
    Ad ogni modo c'è da chiedersi se Grosso possa essere davvero l'allenatore giusto per cercare di risalire immediatamente dalla Serie B. L'eroe di Berlino è un tecnico emergente e di ottime prospettive, allenatore dal 2013 (con la Primavera della Juventus) e già capace di portare a casa un trofeo prestigioso come il Torneo di Viareggio (nel 2016). La sua prima esperienza con i professionisti a Bari è stata abbastanza positiva. Grosso disponeva di una rosa di livello e, nonostante abbia fallito l'assalto alla Serie A, è stato l'unico allenatore dei pugliesi negli ultimi anni a riuscire ad arrivare fino in fondo senza essere esonerato. Gli addetti ai lavori parlano di un buon tecnico con delle interessanti idee dal punto di vista tattico, per carattere e compostezza molto più simile ad un manager inglese che ad un allenatore di campo.

    A Verona potrebbe sicuramente fare bene. Personalmente però, ci sono alcuni aspetti che non mi convincono del tutto. Quella che il Verona si appresta a disputare nella prossima stagione sarà una delle più complicate stagioni degli ultimi anni. I tifosi, legittimamente stanchi e arrabbiati dopo la pessima annata appena conclusasi, avranno voglia di vedere gioco o risultati fin da subito. Cosa molto complicata visto che c'è praticamente una rosa da rifondare da capo a coda. Un giovane allenatore come Fabio Grosso potrebbe non avere le spalle abbastanza larghe per gestire una situazione ambientale come questa con il serio rischio di "bruciarsi" in partenza. Proprio per questo motivo mi sento di suggerire un allenatore più esperto, abituato alla Serie B e ai malumori di piazza. Tra i nomi fatti in queste due settimane qualche profilo adatto c'è. Uno su tutti? Davide Nicola.

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