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  • Hellasmania: Hellas nuova Atalanta? Si può fare

    Hellasmania: Hellas nuova Atalanta? Si può fare

    • Alessandro Righelli
    Il Verona continua a volare, sia in classifica, sia in entusiasmo. La vittoria contro la Spal, importantissima per consolidare un buon posto a metà tabellone, ha portato ulteriori certezze e sicurezze a tutto l'ambiente gialloblù. Ognuno infatti è consapevole delle potenzialità che sta esprimendo questa squadra e crescono inevitabilmente le speranze per un futuro ancor più in crescita. 

    Juric lo ha detto anche nel post-partita di questa penultima giornata di campionato, ovvero che si aspetta un programma da parte della società, che sia sempre in linea con le ambizioni di crescita e di miglioramento volute dallo staff e dal tecnico. Si parla di marcato allora, e se si parla di mercato non possiamo che discutere sul futuro della rosa e di alcuni giocatori "gioiello" della stessa. Parliamo perciò di Amrabat e Rrahami, i due elementi che più piacciono in Italia, soprattutto al Napoli, che sembrerebbe  disposto a fare faville per averli (si parla di 30-40 milioni per entrambi). Supponiamo allora che Setti accetti di vendere le due punte di diamante della squadra; un'operazione simile sarebbe comprensibile qualora lo stesso Presidente avesse le chiare intenzioni di reinvestire gli introiti in altrettanti colpi importanti che vadano a rafforzare la squadra più di quanto ne abbia bisogno già da ora. 

    Juric vuole questo, si capisce, e aggiungerei senza ombra di dubbio che se lo meriterebbe, visto il gran lavoro che sta svolgendo. Aggiungerei inoltre un altro pensiero che per ora può sembrare utopico, ma che, se il processo di crescita detto in precedenza continuasse all'unisono su tutti i fronti societari, potrebbe portare una nuova "Atalanta" in casa veronese. Un "progetto" come quello bergamasco infatti sarebbe il coronamento di tutto un lavoro che si è avviato da quando l'Hellas è caduto in serie B; un progetto ambizioso ma che può essere realizzato in una piazza come Verona, a patto ovviamente che ci sia solidità e coordinamento in ogni singola cellula societaria. Un lavoro come detto prima, fatto all'unisono, che sappia investire accuratamente sul mercato, con scelte sempre concordate con l'allenatore, sia in entrata sia in uscita, oltre che un lavoro sul campo preciso ed efficace. Gli elementi per creare tutto questo meraviglioso castello ci sono già, difatti abbiamo un allenatore con le idee chiare, che sta gestendo al meglio la squadra sotto ogni punto di vista. Inoltre abbiamo un presidente che finalmente sembra aver ritrovato il giusto interesse verso la sua creatura, allontanandosi quelle brutte idee che girarono tra i tifosi in tempi di serie B. 

    Si è un sogno, ma lo era anche per i bergamaschi, eppure abbiamo visto che di favole simili ne esistono: questo è il bello del calcio. Allora non basta che crederci, perché una bellissima favola "Hellas Verona" può essere scritta, lì, nella città che diede i natali ad una delle più grandi storie del mondo: Romeo e Giulietta. 

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