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Hellasmania: incognite e problemi
Provocazione: se non avesse lasciato l'amarissimo ricordo di una caduta in serie B – la retrocessione più incredibile nella storia gialloblu – tra i nomi spendibili ci sarebbe quello di Alberto Malesani. Un veronese doc che, però, tutta una serie di motivi sconsiglia di chiamare. Anche perché il rischio di scivolare verso il baratro non si sta ancora toccando con mano, fortunatamente. Al momento, arrivare all'anno nuovo conservando il quintultimo posto non sarebbe neanche una brutta prospettiva.
Gli interrogativi di sorta portano inevitabilmente a un Rafa Marquez reduce da un'altra magra figura con rosso incorporato. Se il Verona non è riuscito nemmeno con lui a tappare le falle difensive – i numeri sono gli stessi dell'anno scorso, anzi, peggiori – tra poche settimane magari toccherà fare un restyling. E Saviola? Zero minuti anche con un Hellas in svantaggio, l'altra sera. Ma soprattutto, quel 3-5-2 che sembra l'unico modulo fatto su misura per lui, anche contro la Sampdoria lo ha tagliato fuori. Un peccato essere qui a parlare di un Verona depotenziato, per quelle che sembravano le premesse.