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  • Hellasmania: porte aperto o no, con la Samp sarà la svolta della stagione

    Hellasmania: porte aperto o no, con la Samp sarà la svolta della stagione

    • Alessandro Righelli
    Un weekend di pausa non voluto (ma strettamente necessario per gli sviluppi del coronavirus) ha costretto la squadra di Juric a tenere i nervi ben tesi per non perdere la concentrazione di un momento topico per tutta la stagione. Saltato il Cagliari infatti, data certa da destinarsi, tocca alla Sampdoria, in un Ferraris che si preannuncia essere senza pubblico. L'Hellas avrà davanti due obbiettivi: il primo è, in caso di conferma, scacciare il nefasto destino attorno alle gare disputate a porte chiuse, che come ricorda la storia nelle ultime 7 uscite senza pubblico i gialloblù hanno collezionato 0 vittorie, sin dal lontano 6 novembre 1985 di Torino-Hellas Verona. Per i più scaramantici sarà un tabù da sfatare allora, in un momento comunque di grande entusiasmo per il percorso fatto sino ad ora. 

    Il secondo obbiettivo che la squadra però dovrà affrontare sarà proprio quello di mantenere il ritmo delle scorse partite, andando a Genova senza alcuna paura e cercando di imporre il gioco che sempre si è visto da inizio stagione. La chiave di volta quindi, ancora una volta, sarà in mano a Juric, il quale dovrà tenere le redini della squadra partendo proprio dal reparto più martoriato: l'attacco. Pazzini infatti è dato per probabile, anche se la sua presenza effettiva sarà confermata solamente a ridosso della gara, mentre Borini si riserba ancora qualche giorno per l'effettivo recupero. Centrare i tre punti sarebbe fondamentale, non solo per dare continuità ai risultati finora ottenuti, ma anche per dare quella giusta dose di fiducia ai giocatori in vista dell'incontro subito successivo: il Napoli. 

    Il momento chiave della stagione è quindi arrivato e giocarlo a porte chiuse non sarebbe la cosa più ottimale per i ragazzi, anche se qualche spiraglio da parte della lega sembra essere arrivato, proprio nelle ultime ore. A parte questo, come detto, sarà fondamentale non perdere la concentrazione e affidarsi di nuovo (o come sempre) all'esperienza di Juric, il quale tornerà proprio a Genova riassaporando i vecchi profumi di un derby tutto personale. 
     

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