Hellasmania: ultima speranza. Chi vincerà? Chi avrà più fame.
Nella notte di domenica scorsa si sono toccati picchi di tensione altissima per tutti i tifosi veronesi. Quando infatti tutto sembrava perduto, sotto di 3 reti a 1, dall'altra parte dello stivale, a Roma, lo Spezia prende gol su rigore di Dybala e non riesce ad agguantare un pareggio che avrebbe condannato definitivamente i gialloblù. Miracolo? Lasciamo pur perdere queste cose, ma sicuramente che sia stata fortuna, la Tyche come l'avrebbero chiamata i greci, o provvidenza manzoniana, questo Verona ha avuto un'ultimissima possibilità di giocarsi il suo futuro. Certo è che, a veder l'uscita di San Siro, le difficoltà di tutti i reparti sono enormi, ad eccezione di alcuni giocatori, vedi Tameze, che stanno dando l'anima da inizio campionato nonostante i mille problemi. Difficoltà che purtroppo si uniscono ad una forma fisica precaria di una squadra che evidentemente non ne ha più e che va avanti di inerzia. Oramai c'è poco spazio per tatticismi o attenzioni dei particolari, perché ogni reparto sembra soffrire di incertezze dure da far passare. La difesa ad esempio, ha un'autonomia oramai di un solo tempo, al di là del quale tracolla inesorabilmente, soprattutto nella seconda parte del secondo tempo di ogni partita. L'attacco sembra oramai allo sbando, lasciato alle giocate momentanee o personali di qualche giocatore sul quale si ripone la svolta della gara, quasi fosse un Deus Ex Machina di antica memoria (qui interpretato da Simone Verdi).
Insomma, in queste condizioni c'è davvero poco da stare allegri. Cosa serve quindi per portare a casa questo spareggio contro uno Spezia comunque molto competitivo e affamato? Semplice: più fame dell'avversario. Sì, perché sarà praticamente quasi tutta questione di nervi e di carattere. Chi vorrà più dell'altro portare a casa il risultato, vincerà. Sembra quasi banale, ma alla fine è tutto qui. Certo, la partita dovrà essere preparata da Zaffaroni e comapagni nel modo più efficace possibile, ma quello che conterà sarà la forza con la quale l'Hellas affronterà la partita. C'è bisogno di uno scatto d'orgoglio forte, perché sarà una battaglia, o meglio, dovrà essere, si spera, una battaglia fino all'ultimo minuto, senza concedere spazi o tempi agli avversari. Solo così si potrà conservare la categoria.