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  • Higuain vuole restare al Napoli, ma il rinnovo di Sarri diventa un caso

    Higuain vuole restare al Napoli, ma il rinnovo di Sarri diventa un caso

    Si decide il futuro prossimo del Napoli in questi giorni. Da un lato la permanenza di Gonzalo Higuain, il capocannoniere da record dell'ultimo campionato e considerato ovviamente l'uomo da cui ripartire per costruire una squadra da scudetto, dall'altro Maurizio Sarri, per il quale il presidente De Laurentiis ha già depositato in Lega il contratto rinnovato per un'altra stagione ma con un piccolo giallo alle spalle.

    IL PIPITA VUOLE RESTARE - Partiamo dalle note più liete e dalla situazione più chiara, ossia quella che riguarda il Pipita: è già andato in scena a Roma un incontro tra il presidente del club azzurro e Nicolas Higuain, fratello e agente dell'attaccante, dalla quale è emersa la volontà di andare avanti assieme, ovviamente con la promessa di un aumento di ingaggio importante e di costruire un Napoli ancora più competitivo. Le parole di ieri di Higuain dal Sudamerica ("Prima mi concentro sulla Coppa America con l'Argentina, poi vedremo di parlare col Napoli") non spaventano e anche l'interesse del Paris Saint Germain non fa rima, per il momento, con la volontà del club francese di mettere sul piatto i 94 milioni di euro della clausola richiesti da De Laurentiis.

    SARRI, RINNOVO NON GRADITO - Più spinosa è la vicenda che riguarda la guida tecnica della squadra. Nel contratto firmato lo scorso anno, il presidente del Napoli aveva inserito una clausola che gli consente di rinnovare annualmente l'accordo con Sarri, per altre quattro stagioni attraverso una comunicazione agli organi federali entro il 31 maggio. Dopo un ottimo primo campionato, secondo Il Mattino De Laurentiis ha già depositato il rinnovo per il prossimo anno, non informando preventivamente l'allenatore e, dopo le frizioni per un mercato di gennaio non condiviso e l'ultimo acquisto di Tonelli (non sponsorizzato da Sarri), la situazione torna a farsi tesa perchè l'ex Empoli si aspettava qualcosa di diverso. Per esempio, di sedersi attorno al tavolo col suo presidente per adeguare al rialzo il suo ingaggio (oggi guadagna 800.000 euro a stagione, Sarri chiede il doppio) e per trattare sull'eliminazione della famosa clausola. Argomenti di fronte ai quali De Laurentiis sarebbe andato per la propria strada, generando non poca irritazione nell'entourage dell'allenatore.

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