
I flop della Serie A: ‘frenesia’ Vlahovic, il rigore tragico di Criscito e i neroverdi più ‘frolli’

PARTITE E INVIATI - Questo il gruppo di inviati del nostro sito sui 10 campi di Serie A:
Cagliari - Verona (Cinus)
Napoli - Sassuolo (Annunziata)
Sampdoria - Genoa (Montaldo)
Spezia - Lazio (Salis)
Juventus - Venezia ore 12.30 (Balice)
Milan - Fiorentina (Longo)
Empoli - Torino (Pazienza)
Udinese - Inter (Pontoni / Guarro)
Roma - Bologna (Piva)
Atalanta - Salernitana (Belotti)
MEDIA-VOTO FLOP - Portiere: ROMERO (Venezia) 5,67
Difensore: SVOBODA (Venezia) 5,27 Terzino: KECHRIDA (Salernitana) 5,46
Centrocampista: HERNANI (Genoa) 5,21
Attaccante: NZOLA (Spezia) 5,56
Allenatore: ZANETTI (Venezia) 5,70

TERRACCIANO (Fiorentina) 4,5: altro portiere che si aggiunge alla lista dei vari Meret, Radu, Buffon e compagnia. Sì, l’ha combinata grossa anche lui regalando il pallone della vittoria al Milan. Ma stava impostando dal basso o calciando lungo?

STOJANOVIC (Empoli) 5: non uno, ben due rigori causati (entrambi per fallo di mano) nel finale col Torino. E Belotti ringrazia.

CHIRICHES (Sassuolo) 4: il superabile Vlad. I giocatori del Napoli gli scappano da tutte le parti, Mertens e Lozano sono indemoniati, Osimhen gli salta in testa.

PATRIC (Lazio) 4,5: tiki-taka frittata con Cataldi, poi Agudelo va troppo forte. Non è certo la prima apparizione del centrale biancoceleste nelle flop di questa rubrica. Ancora presente.

CRISCITO (Genoa) 4,5: sotto la sua curva, al 96’, in un derby salvezza, sbaglia il rigore che potrebbe condannare il Genoa in Serie B. Rispetto per le lacrime e i sentimenti, ma nella flop undici di questa giornata non poteva mancare.

CATALDI (Lazio) 4,5: incubo ricorrente dei registi, il retropassaggio che lancia in porta gli avversari. Succede a Cataldi in Spezia-Lazio, e Agudelo ne approfitta.

BASIC (Lazio) 4,5: marca malissimo Amian in occasione del primo gol, in pratica lo lascia andare. Poi mai in partita fino al cambio con Luis Alberto.

DJURICIC (Sassuolo) 5: dopo soli 25’ Dionisi lo toglie. Tornato titolare dopo un lungo infortunio e qualche graduale apparizione, non è al meglio e quasi è contento di scendere. In settimana aveva appena dichiarato che probabilmente non resterà a Sassuolo.

RASPADORI (Sassuolo) 4,5: prestazione apparentemente incomprensibile se confrontata con Sassuolo-Juventus. In realtà si spiega molto bene: il Napoli vuole la palla, la Juve non sa tenerla. Così, senza l’abituale palleggio, il talentino neroverde è sparito fra Rrahmani e Koulibaly.

SCAMACCA (Sassuolo) 5: ancor peggio di Raspadori ha fatto Scamacca, lasciato negli spogliatoi all’intervallo da Dionisi al Maradona. Non segna da cinque giornate: distratto dalle voci di mercato? Sopravvalutato?

VLAHOVIC (Juventus) 5,5: la parola chiave è ‘frenesia’. È accusato di frenesia. Glielo dicono ormai tutti, da Allegri a ‘capitan’ Bonucci. Mai sentito da Italiano però, col quale segnava a raffica. Evidentemente troppo per i cortomusoni.

DIONISI (Sassuolo) 4: una squadra così molle non si vedeva dai tempi di Malesani. Mistero al Maradona, tutti frolli. E pensare che quest’anno il Sassuolo si era guadagnato la nomea di ammazza-big. Non col Napoli, che l’ha sempre messa sotto.