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  • Ibra: 'Lasciare il Milan e smettere dopo lo scudetto sarebbe stato troppo facile. Futuro? Ho tante offerte'

    Ibra: 'Lasciare il Milan e smettere dopo lo scudetto sarebbe stato troppo facile. Futuro? Ho tante offerte'

    Zlatan Ibrahimovic è tornato a vestire la maglia della Svezia. Queste le parole dell'attaccante del Milan in conferenza stampa con la propria nazionale: "Lasciare il Milan dopo lo scudetto? Sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati. Mi sono operato tre volte in questi 14 mesi. C’è stato un momento in cui il ginocchio non migliorava, ero nel tunnel, non vedevo la luce. Poi, finalmente, le cose hanno cominciato ad andare sempre meglio”.

    E non ha mai pensato di mollare?
    “Mai. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

    E intanto continua a superare record.
    “Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...”.

    Beh, lei è in nazionale a 41 anni, è normale fare domande sull’età.
    “Ieri quando stavo cenando con la squadra ho guardato i ragazzi e gli ho detto ‘Voi penserete che sono scemo, che ci faccio qua alla mia età? Però vedrete come vola il tempo, come vola la vita. Anche voi quando sarete vicino ai 40 anni avrete paura di smettere di giocare. Avrete quasi panico. Quindi vi dico di godere e apprezzare quello che state vivendo’”.

    La Svezia, che sta vivendo un periodo difficile, affronterà il Belgio venerdì sera a Solna.
    “Una bella squadra, abbiamo un girone tosto. Cosa significa la presenza di Lukaku? Niente, è una partita normale”.

    Lei a Milanello ha giocato con suo figlio Maximilian, che compirà 17 anni a settembre.
    “È un sogno per un padre, no? Giocare insieme a tuo figlio. Lui era super carico e mi ha detto che mi sarebbe entrato duro se ci fosse stato un duello tra di noi! Quindi ho detto a Pioli di metterci nella stessa squadra. Meglio... Come gioca? Se chiedi a lui, non ha preso niente da me. Se chiedi a me, ha preso tutto da me”.

    Sul futuro ha già detto di non aver ancora deciso niente, ma un ruolo da leader potrebbe essere interessante. Nel Milan, in Italia o nella nazionale svedese magari.
    “Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.

    La vedremo a Euro 2024?
    “Troppo presto per dirlo. Cerco di vivere giorno per giorno e stare nel presente, anche se io sono tutto: presente, passato e futuro”.

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