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  • Il Genoa scopre il nuovo Gudmundsson: contro la Juve incisivo anche da mezzala

    Il Genoa scopre il nuovo Gudmundsson: contro la Juve incisivo anche da mezzala

    • Marco Tripodi
    Non uno ma addirittura due centravanti di ruolo. L'acquisto a gennaio di Vitinha, il pieno recupero fisico di Mateo Retegui, la possibilità di contare sull'apporto di David Ankeye e Caleb Ekuban hanno fatto svanire quell'emergenza offensiva che a lungo ha caratterizzato il Genoa nella prima parte di stagione.

    Oggi Gilardino può vantare addirittura un'abbondanza di interpreti nel reparto più avanzato, come si è ben visto a Torino domenica scorsa contro la Juventus. Allo Stadium il tecnico rossoblù ha mandato in campo contemporaneamente per la prima volta dal primo minuto sia il portoghese che l'italo-argentino. Un doppio impiego che teoricamente avrebbe dovuto relegare in panchina, sacrificandolo sull'altare dell'equilibrio tattico, Albert Gudmundsson, colui che con Retegui ha fatto coppia fissa là davanti negli ultimi mesi e che per gran parte del girone d'andata è stato il trascinatore del Genoa. E invece, a sorpresa, il tecnico del Grifone ha mandato in campo pure lui, ritagliandoli però un ruolo del tutto inedito.

    LA'  NEL MEZZO - Contro i bianconeri l'islandese ha dovuto arretrare il proprio raggio d'azione, spostandosi indietro di almeno una ventina di metri rispetto al solito. Una mezzala più che un trequartista, ruolo quest'ultimo certamente più congeniale alle sue caratteristiche. Eppure anche in mezzo al campo, il 26enne di Reykjavik ha dimostrato di non essere affatto un pesce fuor d'acqua. Anzi, la sua prestazione è stata molto positiva, come testimoniano anche i numeri. Proprio in casa di una delle sue estimatrici maggiori, l'ex PSV ha dimostrano di essere in grado di agire anche in fase di interdizione e copertura.

    POLIVALENTE - Nei 70 minuti disputati contro la Vecchia Signora, Gud si è spesso sacrificato nella metà campo rossoblù, scendendo a recuperare palloni per poi fornirli ai due compagni più avanzati con una precisione talmente chirurgica (20 passaggi riusciti sui 22 tentati) da far invidia al professor Zangrillo. Ma se assistere i compagni è in fondo uno dei suoi marchi di fabbrica, più stupore lo suscita la sua opera di ripulitura messa al servizio della squadra. Domenica il numero 11 rossoblù ha mostrato doti da mediano navigato, vincendo sei degli otto duelli difensivi affrontati e riuscendo a ribaltare l'azione in ben tre occasioni, recuperando palloni potenzialmente minacciosi per la porta di Josep Martinez.

    Insomma, dopo il Gudmundsson goleador, il Gudmundsson assistman, il Gudmundsson dribblatore, ora ecco anche il Gudmundsson incontrista. Un giocatore totale, in grado di fare la differenza in ogni ruolo del campo dalla cintola in su.

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