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  • Il Golden Boy, una storia di giovani fenomeni lunga 19 anni: qui sbocciano i predestinati del calcio europeo

    Il Golden Boy, una storia di giovani fenomeni lunga 19 anni: qui sbocciano i predestinati del calcio europeo

    • Redazione CM
    Una storia di giovani fenomeni, lunga ormai 19 anni. L'European Golden Boy, il premio più ambito per i calciatori che cominciano la propria carriera con l'effigie dei predestinati, nasce nel 2003 ed è ideato da Tuttosport, grazie all'intuizione del giornalista Massimo Franchi. Lo scopo è premiare il miglior calciatore del mondo under 21, protagonista in un club europeo, che all'epoca non veniva riconosciuto dai premi del Pallone d'Oro.

    UN PREMIO DI PREDESTINATI - Quasi 4 lustri in cui si sono avvicendati tutti coloro che sarebbero poi diventati star mondiali: Haaland, De Ligt, Mbappé, Sterling, Pogba, Isco, Messi, Agüero, Rooney e Fabregas tra gli altri. Riconoscimento tra i più importanti nel panorama calcistico mondiale, viene assegnato da una giuria composta da 50 giornalisti internazionali delle più prestigiose testate sportive, con l'assegnazione di un punteggio a ciascun calciatore presente nella lista di 20 nomi dei virgulti top nei club europei.

    LA GIURIA E I PREMI - Dall’edizione 2021 la giuria comprende nomi di grandi fenomeni del passato, come Emilio Butragueno, Edwin Van Der Sar, Stephane Chapuisat, Hristo Stoichkov, Lothar Matthaus, Samuel Eto’o, Andriy Shevchenko, Pavel Nedved, Luca Toni, Juan Sebastian Veron, Lina Souloukou, Alessandro Costacurta, Manuel Rui Costa e Diana Langes Swarovski. I premi sono invece suddivisi in Golden Player Man, Golden Player Woman, Best European President e Best European Manager, mentre i premi assegnati da Tuttosport sono il Best European Player’s Agent, la Golden Girl Absolute Best, il Golden Boy Career Award, il Best Italian Golden Girl, la Targa Scirea – Fair Play e la Targa Pozzo – Best European Coach.

    GAVI DOPO PEDRI - Per la prima volta, nella stagione corrente, il premio è andato a un calciatore della squadra che aveva vinto anche la precedente edizione: Gavi dopo Pedri, battuto ancora una volta il centrocampista inglese del Borussia Dortmund Jude Bellingham. Queste le parole di Guido Vaciago, direttore di Tuttosport: "Vent’anni fa, da giovane redattore di Tuttosport, ho assistito alla nascita del Golden Boy da vicino con curiosità e invidia per la geniale idea del collega Massimo Franchi, allora pilastro della redazione. Oggi, su tutti i sentimenti, prevale l’emozione di dirigere il giornale che per  vent’anni ha fatto crescere questo premio fino a farlo diventare un punto di riferimento del  calcio mondiale. É facile, per qualunque addetto ai lavori, esprimere un voto per eleggere il miglior giocatore della stagione. Ci vogliono, invece, competenza, lungimiranza ed esperienza per capire in anticipo chi sarà un grande campione nel futuro. La bellezza e il valore del Golden Boy sono  racchiusi nella bravura della sua giuria nell’aver scelto ogni anno il germoglio di un fenomeno che poi è regolarmente sbocciato". 

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