Calciomercato.com

  • Il Milan supera anche la pressione di Juve e Inter: il vero Ibra e altre due armi per lo scudetto

    Il Milan supera anche la pressione di Juve e Inter: il vero Ibra e altre due armi per lo scudetto

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Ibrahimovic ritrova la serenità e il Milan ritrova il suo imprescindibile trascinatore, l’anima di questo gruppo, l’unico in grado di trasformare il derelitto Milan da metà classifica degli ultimi anni in una squadra che può davvero puntare allo scudetto. È vero, il testacoda proposto dal calendario si presentava come la partita più indicata per raggiungere quota 500 gol nelle squadre di club per lo svedese e l’avversario più morbido per continuare a coltivare il sogno scudetto per il Milan. Ma le vittorie di Inter e Juve potevano mettere pressione agli uomini di Pioli, una pressione da capolista a cui molti dei rossoneri non sono abituati. E invece Ibra e compagni sono scesi in campo con la testa giusta per sbarazzarsi agevolmente della squadra di Stroppa, più difensivista del solito, ma incapace di proporre una sola azione offensiva in 90 minuti. Da questo punto di vista l’eliminazione dalla Coppa Italia è stata un sollievo importante per le energie fisiche e mentali della squadra e per l’equilibrio ritrovato dal bomber. Che in questa settimana con la deposizione alla Procura Federale pare essersi lasciato alle spalle il nervosismo di quei sette giorni di fuoco iniziati con le dichiarazioni velenose post Atalanta, culminati con la sceneggiata con Lukaku e conclusi dal rigore fallito a Bologna.

    Il Milan potrà e dovrà beneficiare della stessa situazione “rilassata” anche nella settimana appena cominciata, quando Inter e Juve si affronteranno di nuovo in Coppa Italia e poi se la vedranno rispettivamente con Lazio e Napoli. Motivo per cui la partita di sabato contro lo Spezia si presenta come un’occasione da non perdere per mantenere il passo scudetto o addirittura provare ad andare in fuga. Dopodiché la situazione si ribalterà e toccherà al Milan avere il calendario più scomodo. Sarà perciò fondamentale arrivare al momento clou della stagione con il minor numero di infortunati e la maggior parte della rosa al top della condizione. È da leggere proprio in questo senso l’utilizzo razionalizzato di Calhanoglu, il rinvio del ritorno di Bennacer e l’ammonizione “tattica” di Calabria. La doppietta del ritrovato Rebic ha consentito a Pioli addirittura di far rifiatare Ibra e Kessiè. A Mandzukic sono toccati solo 10 minuti abbondanti a testimonianza del fatto che ci vuole ancora un po’ di pazienza per vederlo in condizioni atletiche utili alla causa rossonera.

    Chi invece è tornato in condizioni fisiche impressionanti è Theo Hernandez, in questo momento il miglior esterno del campionato italiano e uno dei migliori di Europa. Ancora complimenti a chi ha acquistato lui e Leao. Il portoghese non smette di stupire e si conferma utile anche nella posizione di trequartista, un ruolo anomalo per uno con le sue caratteristiche tecniche e fisiche. Ma nei 60 minuti da numero 10 Leao ha confermato le sensazioni positive già fornite a Bologna con due assist al bacio a Calabria e Ibra. Lui diceva fin dai tempi di Lille che quello era il suo ruolo, ma nessuno gli credeva. Ora lo sta dimostrando.

    Altre Notizie