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  • Il Napoli butta l'occasione di Belgrado. Zielinski bravo tranne che a far gol

    Il Napoli butta l'occasione di Belgrado. Zielinski bravo tranne che a far gol

    • Giancarlo Padovan
    Un’occasione buttata. Al Napoli non basta comandare a Belgrado, colpire una traversa con Insigne, raccogliere due occasioni nitide con Zielinski (almeno in una doveva fare gol), recriminare per il salvataggio sulla linea di Rodic su conclusione a botta sicura di Callejon.

    La Stella Rossa è poca cosa e difficilmente Liverpool e Paris Saint Germain si lasceranno sfuggire l’opportunità di fare tre punti facili al Marakana, un inferno che il Napoli avrebbe potuto gelare, se solo avesse avuto un po’ più di fortuna, ma anche se fosse stato più preciso, deciso, spietato.

    Ancelotti le ha provate tutte e tutte erano soluzioni plausibili, se non azzeccate. Ancora una volta, dopo averlo provato con la Fiorentina, ha cominciato con il 4-4-2 e lo ha conservato fino alla fine, cioé anche quando sono entrati Mertens per Allan (61’), Ounas per Callejon e Hamsxik per Zielinski (75’).

    Fino a quando è stato in campo, la differenza l’avrebbe potuta fare il centrocampista polacco. Sia perché l’allenatore gli aveva chiesto di giocare tra le linee, la posizione che predilige. Sia perché, dal punto di vista tecnico, Zielinki è uno dei migliori, oltre che uno dei più ispirati.

    Purtroppo è mancato un paio di volte nella finalizzazione (o ultimo passaggio che dir si voglia) e sotto porta, lui che ha un fendente che non perdona. 

    Peccato, si poteva cominciare meglio e guardare al prosieguo della manifestazione con maggiore ottimismo. Invece, per passare il turno, il Napoli adesso dovrà fare risultato pieno, in casa e fuori, con una delle due maggiori antagoniste. 

    Non è stata una brutta partita, ma un monologo. Dopo la traversa di Insigne (18’), la Stella Rossa ha subìto in continuazione la pressione del Napoli. Non che fosse schiacciata nella propria area, solo che dalla sua metacampo non riusciva a riemergere se non sbattendo via il pallone. I disimpegni sono stati lenti e laboriosi, tanto da favorire il Napoli che pressava alto con disinvoltura, quasi con eleganza. 
    La prima azione offensiva della Stella Rossa è situata al 26’ del primo tempo ed è stata accolta dal pubblico amico - più festante che minaccioso - quasi da un boato liberatorio, una situazione galvanizzante.

    Il Napoli, ovviamente, ha continuato a comandare e, prima dell’intervallo, ha propiziato due occasioni con Zielinski a beneficio di Milik. Sulla prima (29’) l’attaccante ha tirato di destro addosso al portiere. Sulla successiva (44’), la girata di sinistro è finita fuori.

    Eppure chi, come me, si picca di capire di calcio, aveva pochi dubbi. Il Napoli avrebbe infranto la resistenza serba nella ripresa e, se non fosse accaduto prima del 70’, sarebbe accaduto prima della fine perché i calciatori della Stella Rossa sarebbero calati (ed è accaduto) concedendo qualche errore e perdendo in lucidità.

    Devo ammettere che ho avuto ragione solo a metà. Se è vero, infatti, che prima Zielinski (55’, grande recupero di Rodic) e poi Mario Rui (56’ punizione che ha baciato la parte alta della traversa) hanno avuto l’occasione per segnare, è altrettanto vero che il gol, pur avvicinato da altri (per esempio Mertens al 64’ o Callejon al 67’ con il salvataggio sulla linea ancora di Rodic) non è arrivato. Ancora Zielinski si è presentato in area al 59’, ma il suo tiro è risultato centrale.

    Ho confidato in Ounas, che a Genova, nella disgraziata partita con la Sampdoria, fu il migliore. Ho sperato - come tutti i napoletani - negli inserimenti di Hamsik. Invece, pur con molta approssimazione, la Stella Rossa ha resistito: i suoi calciatori hanno patito la fatica, ma non più degli avversari.

    Anzi, al 79’, su azione di alleggerimento, l’ultima dello stanchissimo Boakye, è stato bravo Ospina ad arraffare una palla che era passata sotto le gambe di Koulibaly.

    Di tanto premere e altrettanto dominare al Napoli è rimasto poco. La vittoria sarebbe stata meritata, ma per raggiungerla, sarebbe servita un’altra determinazione. Con la Fiorentina, nonostante tutto, c’è stata. A Belgrado, purtroppo, è rimasta un’intenzione


    IL TABELLINO:

    Stella Rossa-Napoli 0-0 (primo tempo 0-0)


    Stella Rossa (4-2-3-1): Borjan; Stojkovic, Degenek, Savic, Rodic; Jovicic (10' st Jovanovic), Krsticic; Nabouhane, Causic, Marin (dal 41' st Simic); Boakye (dal 36' Pavkov). All. Milojević

    Napoli (4-4-2): Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (30' st Ounas), Allan (15' st Mertens), Fabian, Zielinski (30' st Hamsik); Milik, Insigne. All. Ancelotti

    Arbitro: Marciniak (POL)

    Ammoniti: Allan (N), Krsticic (S), Degenek (S), Albiol (N), Milik (N), Mario Rui (N)

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