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  • Il nuovo acquisto Jansson a 360°: 'Torino, feeling da subito'

    Il nuovo acquisto Jansson a 360°: 'Torino, feeling da subito'

    Il sito Gianlucadimarzio.com ha intervistato lo svedese Pontus Jansson, prossimo acquisto del Torino (a parametro zero). 'Sono veramente felice che l'operazione sia stata conclusa, è stata una trattativa lunga, a tratti anche difficile da gestire, ma finalmente tutto è andato per il meglio - ha affermato il giocatore, che arriverà dal Malmoe in estate -. Sono stato in Italia qualche giorno, ho conosciuto Ventura, Petrachi, la dirigenza e così via. Ho cenato in un ristorante fantastico e ho potuto dare il primo sguardo per qualche casa. So che sarà ovviamente una vita diversa da quella in Svezia, ma guardo avanti con fiducia e giorno dopo giorno si fa un passo avanti. La mia fidanzata verrà a Torino con me, questo mi renderà la vita più facile. E ho già iniziato a imparare l'italiano: prendo lezioni, studio da solo a casa, voglio presentarmi al meglio per quest'avventura meravigliosa. In questi ultimi anni mi hanno seguito tante società, ma con nessuna di queste ho mai sentito il feeling che invece è scattato subito con il Torino. Praticamente avevo già deciso di scegliere i granata da quando, un anno prima, avevano iniziato a seguirmi da vicino. E il mio viaggio a Torino è servito come conferma definitiva per tutto ciò. La rivalità con la Juventus? L'ho notata già al primo impatto. Vi racconto un episodio: eravamo a Torino, in taxi, e la mia ragazza stava guardando lo Juventus Stadium da fuori. Il tassista le ha detto: No, no, no, no... Dimostra quanta passione c'è in questa rivalità. E' sempre bellissimo per un calciatore avere un derby, spero di poter battere la Juve in entrambe le partite l'anno prossimo'.

    'Quando ho incontrato Ventura ho subito avvertito come si trattasse innanzitutto di una brava persona, e in molti mi hanno detto cose fantastiche di lui, sotto l'aspetto umano e professionale: è un ottimo allenatore, questo è fuori dubbio. Ventura mi ha detto chiaramente che il Torino è una squadra che costruisce il proprio gioco dalla difesa, facendo girare il pallone. Una tipologia di calcio che abbiamo usato a lungo qui al Malmoe, è il gioco che preferisco. E pensare che Ventura vuol giocare proprio così, come piace a me, è sicuramente positivo. Il Torino, da quel che so, gioca con tre difensori centrali. Quindi ci sono tre posti a disposizione per cui posso combattere, non due come accade solitamente. E poi ci sono purtroppo gli infortuni, le squalifiche, varie circostanze che possono aprire spazi a chi gioca meno per emergere. Proprio così ho saputo prendere il posto al Malmoe. Alla fine, si raccoglie sempre quel che si semina con il lavoro duro, la determinazione e un pizzico di fortuna. Farò il mio meglio per giocare, questo è sicuro. Poi si vedrà cosa accadrà. Io sono un difensore rapido, so far molto bene sul gioco aereo, che è un punto di forza per me. Spero di poter aiutare il Torino a limitare il più possibile i gol subiti. In carriera ho giocato anche da centrocampista e da attaccante, questo mi ha aiutato nel prevedere i movimenti di chi occupa questi ruoli: so dove possono voler passare la palla e in quale direzione andranno una volta che l'hanno ricevuta. La Nazionale? Hamrén, il ct della Svezia, mi ha detto di andare a giocare in un campionato più competitivo. Per cui, se dovessi trovare un posto al Torino e dimostrare il mio valore, sicuramente verrei chiamato più spesso. Abbiamo difensori ottimi ma un po' avanti con l'età, ci sarà un cambio generazionale e devo dimostrare di meritare la maglia della Svezia, facendo il massimo con il Toro. Cerci? Purtroppo di lui non ho visto molto direttamente, invece ho giocato contro Immobile in Under 21 per due volte. Sono entrambi giocatori fantastici, pensare che Ciro sia capocannoniere in Serie A è la prova più evidente del valore di questi calciatori. Il mio connazionale Farnerud? L'ho incontrato quando sono stato a Torino, ci siamo sentiti in queste ultime settimane: è un ragazzo meraviglioso, arriva dal Sud della Svezia proprio come me. Ovviamente è importante che ci sia anche lui, può aiutarmi con la lingua oltre che a socializzare lì in Italia'.

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