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  • Anche Guardiola KO. Il nuovo United di ten Hag vola dopo l'addio di Ronaldo: 2023, l'anno della rinascita

    Anche Guardiola KO. Il nuovo United di ten Hag vola dopo l'addio di Ronaldo: 2023, l'anno della rinascita

    • Gabriele Stragapede
    Il Manchester United vince e convince. Una vittoria di assoluto livello per i Red Devils che si sono imposti con il risultato di 2-1 nel derby contro il Manchester City. Sesto successo nelle ultime sette partite di Premier League – l’ultima sconfitta si registra lo scorso 6 novembre per merito dell’Aston Villa -, nona vittoria consecutiva tra tutte le competizioni. Una marcia pressoché inarrestabile, incentivata dagli ultimi quattro successi consecutivi in campionato – 3-0 al Nottingham, 1-0 al Wolverhampton e 3-0 al Bournemouth, prima del trionfo di oggi – che hanno un fattore comune di assoluto valore. David De Gea, prima dell'incontro odierno dov'è stato trafitto dal colpo di testa di Grealish, non aveva concesso alcuna rete agli attaccanti avversari. E se la difesa ha chiuso i battenti – due soli gol subiti negli ultimi cinque impegni in Premier - nel reparto offensivo c’è chi è stato assoluto protagonista.

    TRA RIGENERAZIONE E SCOPERTA - Marcus Rashford - primo giocatore, dopo CR7 nel 2008, a segnare in sette presenze consecutive - è l’uomo copertina dell’ultimo periodo targato United. A segno anche nella sfida odierna - sua la rete del successo contro i Citizens - ma soprattutto decisivo nell'incontro contro il Wolverhampton dove, pur subentrando dalla panchina – escluso dagli 11 titolari per motivi disciplinari – ha spaccato in due l’incontro con una magia, caricandosi la squadra sulle spalle e portando il Manchester al successo. Il talento inglese aveva messo la sua firma anche nella vittoria per 3-0 contro il Nottingham Forest – match nel quale ha siglato anche l’assist per il 2-0 di Martial - oltre che nella sfida contro il Bournemouth. La prossima firma, per il classe 1997, può essere sul nuovo contratto. I Red Devils sono pronti a blindarlo a lungo termine, dopo avergli unilateralmente prolungato l’accordo per un’altra stagione, sino al 2024. Ma se la palma di trascinatore se la prende il numero 10, non si può sottolineare il capolavoro di ten Hag chiamato Alejandro Garnacho - il più giovane di sempre a fornire un assist nel derby di Manchester in Premier -. L’argentino ha dato prova della sua classe quest’oggi, sfornando un assist al bacio proprio a Rashford per la rete del 2-1. Ma il classe 2004, ancor prima della sosta dei Mondiali, era stato decisivo con il gol vittoria contro il Fulham.

    UN CR7 IN MENO, UN TEN HAG IN PIÚ - Una scoperta a cui bisogna dare atto al tecnico olandese, artefice della rinascita dello United ed il cui merito più grande sia quello di non aver ceduto alle pressioni di Cristiano Ronaldo. I Red Devils stanno dimostrando, ogni partita che passa, di non aver bisogno del fenomeno portoghese – ormai ricoperto d’oro dall’Al-Nassr e dall’intero sistema calcio saudita -. Il 5 volte Pallone d'Oro fa parte del passato, come più volte sottolineato da ten Hag stesso: "Erano parole inaccettabili per una società, Cristiano conosceva le conseguenze. Adesso però è il momento di guardare avanti e pensare al futuro della squadra". La formazione del manager olandese aveva bisogno di equilibrio, un equilibrio che la presenza di CR7 non poteva garantirgli, visto l'accentramento, sotto il punto di vista del gioco, di cui Ronaldo ha bisogno. Un accentramento che ben poco si sposava con il gioco di Ten Hag, capace anzi di risaltare, nuovamente, i suoi migliori giocatori. Bruno Fernandes è tornato a brillare – nazionale inclusa – ed anche oggi ha inciso, mettendo il suo nome nel tabellino dei marcatori. Casemiro sta ritrovando gli standard a cui il calcio internazionale era abituato dai tempi del Real Madrid. Solido, roccioso, inarrestabile in ogni zona della mediana. Se in più si mette anche a fornire passaggi decisivi - suo l'assist per il pareggio di Bruno Fernandes - il gioco è fatto. L’ultimo, ma non per merito, ad essere stato rigenerato dalla partenza di Ronaldo e dalla cura Ten Hag è Diogo Dalot, laterale che sta maturando, ormai, una consapevolezza calcistica da grande giocatore. La dirigenza è al lavoro per rinnovare il contratto del terzino portoghese – complici anche le sirene della Juventus, da tempo sulle tracce del lusitano - dopo il prolungamento annuale automatico. Ora, la classifica dello United parla di 3° posto, ad un solo punto proprio dai cugini rivali del City ed in piena zona Champions League, obiettivo minimo da centrare per lo United. Un obiettivo che senza Ronaldo – e grazie a ten Hag – sembra sempre più plausibile.

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