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  • Il pagellone del mercato: la Roma fa miracoli senza soldi, promossa anche l’Inter. Ma il re è il Milan

    Il pagellone del mercato: la Roma fa miracoli senza soldi, promossa anche l’Inter. Ma il re è il Milan

    • Giancarlo Padovan
    Mercato non troppo ricco (ormai è una consuetudine), ma movimentato da due casi, altrimenti definibili gran rifiuti: quello di Lukaku all’Inter e, ad un certo punto, anche alla Juventus (con la quale aveva l’accordo sull’ingaggio) e quello di Samardzic, vittima di un padre esoso e prepotente che ha mandato in frantumi l’accordo disegnato da Rafaela Pimenta. La Roma ha dimostrato che nulla è impossibile. Quasi senza soldi, così come l’Inter, è riuscita nel capolavoro di ingaggiare il capitano della Nazionale belga, strappando un prestito al Chelsea (che non aveva mai aperto a questa soluzione né con l’Inter, né con la Juve) e ottenendo una riduzione d’ingaggio del giocatore (due milioni e mezzo). Le valutazioni, squadra per squadra, sono soggettive e, dunque, per definizione, opinabili. Gli ultimi giorni di affari e trattative, secondo me, non hanno inficiato il pronostico che feci a ridosso dell’inizio di campionato. Ovvero: primo Napoli, seconda Inter. Inverto solo una posizione: terzo Milan, quarta Juventus. La Roma, con Lukaku, può correre per l’Europa League (come l’anno scorso). La Lazio, senza Milinkovic Savic, non è da primi posti e, forse, nemmeno da ottavi di Champions (ma questo dipende da Sarri). Il tutto per dire che chi, nel mercato, ha fatto benissimo, e ha ottenuto un voto alto, può non andare bene in campionato. L’unica eccezione è anche l’unica certezza: il Napoli. Ma di questo sapremo agli albori della prossima primavera.

    ATALANTA 7
    Ha riportato in Italia Scamacca, superando la concorrenza dell’Inter e della Roma, riesce a piazzare Zapata al Torino. Ma il vero colpo potrebbe essere De Ketelaere. Ha fatto un’ottima plusvalenza con Hojlund e ha resistito agli assalti per Koopmeiners. Per ora non scioglie il nodo portiere: il titolare è Musso, ma, secondo me, Carnesecchi non può essere la sua riserva.

    BOLOGNA 8
    Tra le squadre di metà classifica è quella che si è mossa meglio, a dimostrazione delle capacità conclamate di Giovanni Sartori. Ha dato continuità alla stagione scorsa con i riscatti di Posh e Moro, blindato i gioielli Ferguson e Orsolini, pescato i due calciatori migliori dell’Az Alkmaar, dietro a Reijnders. Si tratta di Beukema e Karlsson. Tuttavia manca un sostituto che abbia le stesse caratteristiche di Arnautovic. Segno, come dimostrato a Torino, che Thiago Motta giocherà in un altro modo.

    CAGLIARI 5
    Ranieri è stato accontentato con gli arrivi di Jankto e Augello, una garanzia a sinistra. Tuttavia Petagna, preso quasi all’ultimo, non è un uomo gol e rischia di essere più un punto di riferimento per la manovra che un finalizzatore. In porta è arrivato Scuffet, ex bambino prodigio mai esploso veramente, mentre Radunovic è rimasto. Si alterneranno fino a quando uno si imporrà sull’altro. Al momento due incognite.

    EMPOLI 5,5
    La sensazione è che si sia indeboilito rispetto ad un anno fa: via Vicario e dentro Caprile (già infortunato, corsa ai ripari con Berisha che non giocava nel Torino), ceduto Parisi è stato acquistato Pezzella. Zanetti ha cambiato modulo: 4-2-3-1 e la novità Cancellieri a destra.

    FIORENTINA 6,5
    Italiano ha ottenuto Nzola che aveva allenato allo Spezia, Beltran e Infantino portano vigore e visione, Parisi e Arthur danno profondità alla rosa. Respinti tutti gli assalti all’imprescindibile Nico Gonzalez. Proprio all’ultimo giorno un’operazione interessante: Amrabat allo United, Maxime Lopez dal Sassuolo. Non ci perde e nemmeno le casse piangono.

    FROSINONE 6,5
    Da Lirola a Reinier, da Okoli a … Ibrahimovic, tante novità e qualcuna di assoluto prestigio (Reinier viene dal Real Madrid). Mezzo punto in più per il coraggio di aver fatto una squadra giovane (Kaio Jorge, Soulé), affidandosi ad un allenatore che gioca all’attacco e ha bisogno di rilanciarsi. Di Francesco darà tutto se stesso.

    GENOA 6,5
    Ha cambiato poco, ma bene: in difesa ha inserito De Winter e davanti pochi club - tra quelli dello stesso livello - possono permettersi un tridente con Malinovskyi, Messias, Retegui (più Gudmundsson).

    INTER 6
    Difficile fare mercato con poche risorse economiche. Ottimi gli acquisti di Frattesi e Pavard, ma se il primo verrà pagato l’anno prossimo, il secondo è stato pagato troppo (30 milioni più bonus), visto che aveva solo un altro anno di contratto. Pur restando convinto che Marotta e Ausilio fanno miracoli, moltiplicando i soldi che non hanno, non sono piaciuti i dietrofront di Lukaku e Samardzic. C’è molta sfortuna nell’essersi trovati di fronte ad un calciatore e ad un entourage sleali, ma comunque serviva, da una parte, più decisione e dall’altra, più prudenza. Klaassen alla fine è un bel colpo, Arnautovic e Sanchez no. Parere personale, naturalmente.

    JUVENTUS 6
    Una sufficienza di incoraggiamento per Cristiano Giuntoli che ha trovato una situazione complicata e aveva l’obiettivo di riportare la Juve ad alto livello. Weah e Cambiaso (rientrato per fine prestito) sono gli unici volti nuovi, ma il ds ha abbassato l’età media e, soprattutto il monte ingaggi (60 milioni risparmiati). Cose non di campo, ma ugualmente importanti.

    LAZIO 5,5
    Il feeling tra Sarri e Lotito si è guastato, anche se l’allenatore nega in pubblico e conferma in privato. Lui voleva Ricci, il presidente gli stava prendendo Sow. L’allenatore ha chiesto Berardi, la dirigenza ha preso Isaksen. Kamada non entusiasma il tecnico, che, al posto di Pellegrini, avrebbe gradito Parisi. Rovella e Guendouzi sono sue richieste. Le sole esaudite.

    LECCE 7
    Corvino è un genio, il re Mida giallorosso. Almqvist?, Ramadani? Krstovic? Diamo loro tempo e ci stupiranno, come è stato per Hjulmand. A proposito, la sua cessione allo Sporting Lisbona (18 milioni più 3 di bonus) è stata la plusvalenza più importante nella storia del club.

    MILAN 8,5
    Squadra regina indiscussa dell’estate, come si diceva una volta. Peccato non avere concretizzato Taremi, la dirigenza e la squadra avrebbero sfiorato la perfezione. Dalla cessione di Tonali è partita la rifondazione della squadra. Sono arrivati calciatori di profilo internazionale come Loftus-Cheek e Pulisic, mentre alla voce “giovani in rampa di lancio” ci sono Reijnders e Chukwueze. Bene anche le uscite, con tanti giocatori fuori dal progetto piazzati tra Italia ed estero. Jovic preso in coda non è Taremi, ma non si può essere sempre alla mercè dei mercanti.

    MONZA 6
    Con l’arrivo di Colombo, la squadra di Palladino colma un buco in attacco che, a turno, Ciurria e Colpani si erano incaricati di coprire. A centrocampo sono partiti Sensi e Rovella ed è arrivato Gagliardini che, esperienza a parte, non è esattamente la stessa cosa. Si poteva e doveva fare di più con Carlos Augusto. Per esempio, venderlo meglio e sostituirlo più adeguatamente.

    NAPOLI 7,5
    Squadra che stravince, si cambia poco o per nulla. Le conferme di Kvaraskhelia e Osimhen sono le operazioni più importanti. C’è un nuovo centrale al posto di Kim (ma meglio non fare paragoni, Natan ha caratteristiche diverse), Cajuste è una scommessa di Micheli, il capo scouting che raramentge sbaglia. Lindstrom al posto di Lozano può garantire più efficacia a Garcia (eventualemente sa fare anche gli altri due ruoli dell’attacco). Opportuno anche l’abbassamento del monte ingaggi: 2,3 milioni allo svedese contro i 4,5 del messicano tornato al Psv. 

    ROMA 8
    Lukaku è il colpo dell’intero calcio mercato, il più strabiliante e anche quello destinato a spostare maggiormente gli equilibri. Io non credo che la Roma lotterà per lo scudetto, fatico anche ad inserirla al quarto posto, ma non c’è dubbio che la coppia Lukaku-Dybala sia quella di maggiore fascino. Il problema è se e quanto efficiente, quante volte ai box, magari spesso dimezzata. L’attacco sì, ma la squadra non è più forte dell’anno scorso (ha perso Matic), Aouar e Renato Sanches non sono più (o non sono ancora) i calciatori di due anni fa (troppi infortuni il secondo). Tuttavia Mourinho per una volta non può lamentarsi: ha avuto quello che Inter e Juventus non hanno saputo ottenere.

    SALERNITANA 5
    Tanti, troppi stranieri. Il ds Morgan De Sanctis ha pescato gioocatori da ogni parte del mondo (Stewart arriva dalla Giamaica), confermando le certezze Dia e Mazzocchi. Intriga Martegani, ma le troppe novità potrebbero non bastare per raggiungere una salvezza tranquilla o una purchessia.

    SASSUOLO 5,5
    Come l’anno scorso e come l’anno prima. Berardi rimane al Sassuolo, non si sa se come caso abbandonato (e apparentemente rientrato) o come capitano ritrovato. L’asse con la Roma ha portato Missori, Volpato, Viña, l’unico pronto da subito. E’ tornato Viti dopo una stagione negativa al Nizza, se ne sono andati Frattesi e Maxime Lopez. Mulattieri e Boloca sono al primo anno di serie A.

    TORINO 6,5
    Mercato sufficiente e mezzo punto in più per il colpo Duvan Zapata. Dopo un’estate intera ad inseguirlo è tornato Vlasic dal West Ham, Cairo ha resistito ai tentativi per sottargli Ricci, Schuurs e Buongiorno (anche se il presidente aveva omai ceduto all’Atalanta), mentre ha beffato l’Inter per Bellanova.

    UDINESE 5
    Come succede spesso, l’Udinese riparte con tante incognite. Una sola certezza in mezzo al campo: Lazar Samardzic. Dopo il dietrofrton con l’Inter, il giocatore è tornato ad essere un punto fermo di Sottil che, per sostituire Beto (grande cessione in termini economici), ha avuto Lucca. Zarraga - arrivato dal Bilbao - non è partito benissimo, Brenner è infortunato. Obiettivo? Salvezza con qualche rischio.

    VERONA 5
    Più vende e più sale. Gira molto intorno a Bonazzoli, reduce da una stagione difficile. Se da lui non dovessero arrivare i gol, difficile pensare che Saponara (svincolato), Folorunsho e Mboula (ex promessa del Barcellona) possano cambiare l’orientamento. Il primo posto è meritato, ma illusorio. Il Verona dovrà sudare per restare in serie A.

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