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Il papà in carcere, pettinato come nonna Marlene: Preciado ha stregato pure l'Inter

Il papà in carcere, pettinato come nonna Marlene: Preciado ha stregato pure l'Inter

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L'Ecuador è tornato a casa prima del previsto, perdendo lo spareggio decisivo contro il Senegal che è costato l'accesso agli ottavi di finale, ma questi Mondiali hanno rappresentato una vetrina molto importante per Angelo Preciado. Esterno destro classe '98 di proprietà del Genk, uno dei calciatori che in Qatar ha richiamato la presenza di diversi osservatori da tutta Europa e che ha finito per solleticare pure le attenzioni dell'Inter, in vista di una possibile partenza al termine della stagione dell'olandese Dumfries.

QUANTI OSTACOLI - Esterno destro di grande spinta, capace di farsi valere soprattutto nella fase offensiva senza rinunciare alla capacità di farsi rispettare anche in quella difensiva, è uno dei tanti prodotti di quella scuola calcistica fantastica che è l'Independiente del Valle. Entra a farne parte all'età di 17 anni e, dopo un breve passaggio nella formazione Under 20, è tra gli artefici della vittoria nel 2019 della Copa Sudamericana, alla cui finale Preciado però non partecipò per infortunio. E' una vita di corsa quella vissuta dal laterale originario di Shushufindi, ma potremmo dire soprattutto di rincorsa e di riscatto rispetto agli ostacoli che la vita gli ha presentato. Dall'età di 3 anni va a vivere con papà Angel in un'altra città e da quella di 16 perde ogni riferimento genitoriale a causa dell'arresto del padre, che lo costringe ad andare a vivere in affidamento da una signora per non perdere l'anno di studi.

COME NONNNA MARLENE - La rabbia accumulata per le difficoltà che il destino gli ha messo di fronte è stata sfogata sui campi di gioco, dove la sua esuberanza atletica abbinata ad una certa confidenza con la porta avversaria (7 gol nella sua avventura con l'Independiente del Valle) gli ha aperto le porte dell'Europa nel gennaio 2021, col Genk che lo acquista per appena 3,3 milioni di euro e si appresta a rivenderlo a cifre decisamente più importanti sfruttando le buone performance offerte in Qatar. Se la facilità di corsa è il suo tratto distintivo, fino a qualche anno fa anche la capigliatura rappresentava un "vezzo" per Preciado: "Assomigli a nonna Marlene", le diceva la madre dopo aver cambiato acconciatura nel 2016 quando esordì nel calcio professionistico. E che da allora, in maniera forse scaramantica, non è più cambiato.

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