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  • Il rapper Kanye West sta per comprare Parler, social dell'estrema destra USA

    Il rapper Kanye West sta per comprare Parler, social dell'estrema destra USA

    • Christian Deiuri
      Christian Deiuri
    Il rapper americano Kanye West è in procinto di acquistare Parler, piattaforma social molto in voga negli ambienti ultraconservatori statunitensi – fra cui neonazisti e suprematisti bianchi – fin dalla vigilia delle elezioni presidenziali del 2020. A riportarlo è la stessa Parlement Technologies, società che controlla il servizio e che attraverso un tweet ha annunciato il principio di accordo con West, che contribuirà a rendere Parler “un incancellabile ecosistema dove tutte le voci sono benvenute”.

    È infatti questo il motivo primario che ha portato alla nascita della piattaforma, emersa nel 2018 nel pieno della presidenza Trump, ovvero costituire un’alternativa senza censure a Twitter.

    Subito dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 però, sia Google che Apple hanno rimosso dai propri app store l’applicazione di Parler, colpevole di non arginare i contenuti dei suoi utenti – dando così spazio a odio e violenza – e per aver aiutato l’organizzazione dei rivoltosi nell’attacco al Campidoglio.

    L’applicazione è stata in seguito reintegrata a settembre 2022 da Google e ad aprile 2021 da Apple.

    Dopo il boom di fine 2020 però, la popolarità della piattaforma è crollata: gli analisti di Sensor Tower stimano che solamente 9 mila persone abbiano scaricato l’applicazione durante lo scorso mese, facendo diminuire notevolmente anche le entrate della società. Parler comunque si sostiene soprattutto grazie ai finanziamenti esterni, tra cui quelli dell’imprenditore americano Bob Mercer e della figlia Rebekah, vicini ad ambienti di estrema destra e in passato finanziatori anche della campagna elettorale di Trump e di Cambridge Analytica.

    Kanye West si è recentemente avvicinato a posizioni di estrema destra, ed è stato escluso sia da Twitter che da Instagram per aver postato dei contenuti antisemiti. Inoltre ha dichiarato a Bloomberg che l’acquisto di Parler nasce come conseguenza delle limitazioni ai suoi account: "In un mondo dove le opinioni conservatrici sono considerate controverse, dobbiamo assicurarci di avere il diritto di esprimerci liberamente".

    Il rapper, che ha da poco cambiato il suo nome in Ye e che soffre di disturbo bipolare, è al centro delle polemiche anche per le sue posizioni sul movimento Black Lives Matter. Dopo aver preso parte alla Fashion Week di Parigi con la provocatoria scritta “White Lives Matter” sulla maglietta, avrebbe anche dichiarato che la causa della morte di George Floyd è da ricondursi al Fentanyl (un oppioide analgesico) e non al soffocamento da parte dell’agente di polizia Derek Chauvin, condannato per omicidio.

    Le recenti uscite di West – che è anche stilista di moda – gli sono costate la partnership con il marchio di abbigliamento Gap, e anche gli accordi con Adidas sono in forse. Persino Donald Trump, con il quale intercorre un rapporto di amicizia, avrebbe preso le distanze da Ye – anche se non pubblicamente – e confidato ad alcune persone che il rapper sta andando fuori di testa e necessita un aiuto professionale, secondo quanto riportato da Rolling Stone US.

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