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  • Il risultato è troppo largo per la Cremonese, ma il calcio del Napoli resta il migliore: Spalletti, è storia

    Il risultato è troppo largo per la Cremonese, ma il calcio del Napoli resta il migliore: Spalletti, è storia

    • Francesco Marolda
      Francesco Marolda
    E sono otto: tra campionato e Champions sono otto le vittorie consecutive degli azzurri di Spalletti, vincenti anche a Cremona (1-4) con rigore di Politano, Simeone e Lozano e Olivera nel finale dopo l’uno a uno di Dessers. Otto successi di fila: non era mai accaduto. Così come il contemporaneo primo posto solitario in campionato e pure nel girone di Champions alla vigilia del ritorno con l’Ajax che potrebbe significare già il superamento del girone. E questi non sono numeri che arrivano per caso. Nonostante le difficoltà del primo tempo d’oggi, infatti, il calcio e il ritmo del Napoli restano i migliori del nostro campionato. Almeno sino ad oggi, si capisce. Ha problemi seri di classifica, questa Cremonese, certo, ma ciò non vuol dire che sia squadra arrendevole o, peggio ancora, rassegnata. Nient’affatto. Alvini le ha consegnato un’idea di gioco che galleggia tra un calcio che propone e guarda avanti e una rigidità di marcature un po’ da vecchi tempi, è vero, ma quella che potrebbe sembrare una contraddizione è, invece, una interessante novità, soprattutto se portata in campo da una squadra che sa di dover penare assai per scansare, alla fine, la zona che condanna all’infelicità.

    Ma purtroppo per la Cremonese, spesso non bastano voglia e applicazione per pareggiare il conto con la differenza dei valori. Perché è proprio questo che accade in questo match: la Cremonese si dispone con determinazione ad un tardo pomeriggio di battaglia, ma dal primo attimo di gioco si trova a fare i conti con un Napoli che non molla un centimetro di campo, che trasferisce il pallone con rapidità, che con il moto perpetuo dei suoi giocatori sfugge ad ogni tentativo di marcatura a uomo di chi gli sta di fronte. Pronti via, allora, e il Napoli diventa padrone del prato e del pallone, mentre la Cremonese è costretta a tenersi bassa, compatta, sempre sull’allarme per evitare di lasciare alla squadra di Spalletti un corridoio libero o la giocata buona. Cosa che in verità le riesce pure, grazie soprattutto a due marcature. Quella di Felix che segue come un’ombra Lobotka, regista d’ogni iniziativa azzurra e grazie a Sernicola, il quale quasi tiene per mano Kvara per non correre rischi sulla fascia. E, infatti, pur dominando nel possesso e nei tentativi di guadagnare metri, il Napoli alla fine non riesce a “monetizzare” la sua superiorità. E stavolta non c’entra un eccesso di turnover da parte di Spalletti. Non c’entra, perché rispetto alla fantastiche fatiche di Amsterdam, il Napoli lascia a riposo soltanto Zielinski che fa spazio a Ndombele. Normali, invece, gli avvicendamenti Olivera-Mario Rui e Lozano-Politano. Probabilmente è proprio quella ragnatela di Alvini che non concede spazi a “infastidire” il Napoli. A togliergli ogni fantasia di gol. E allora la partita, dopo una traversa di Rrahmani (2’) e un palo di Zanimacchia (10’) diventa anche un po’ noiosa. A darle una scossa, però, è il solito Kvara. Vero, per trovare un po’ di libertà, per respirare un poco e agganciare qualche buon pallone il ragazzo di Georgia deve cambiare zona e spostarsi più sul centrodestra e appena lo fa cambia il risultato: sterzata in area della Cremonese e Bianchetti imbroglia le sue gambe con le sue. Magari non un fallo intenzionale, ma il danno c’è: l’azzurro crolla e Abisso fischia un rigore che il Var subito conferma. Politano sul dischetto e stavolta il tiro è forte e a pelo d’erba. Vincente, insomma, e il Napoli trova un vantaggio che dopo il pari tra Udinese e Atalanta lo proietta ad un primo posto solitario.

    Rare emozioni, però, in primo tempo – vantaggio azzurro a parte – assai ingessato. Non così il secondo. Più vivo, più vivace e nel quale il Napoli straripa un’altra volta. La prima mossa la fa Alvini: tira via Zanimacchia e va a caccia di attacchi e vivacità con Okereke. E non ha torto. Tra due occasioni incredibilmente sprecare da Jack Raspadori (46’ e 56’) con Radu protagonista, infatti, Dessers gela Spalletti e tutto il Napoli avventandosi sul pallone e bucando Meret. Magari un pizzico fortunoso il gol figlio anche d’un rimpallo, ma è il conto che il Napoli paga al suo sterile dominio. E, qui, ovviamente, comincia il match delle panchine. Ndombele lascia il posto a Simeone e di lì a poco entrano anche Zielinski e Lozano per Politano e Raspadori, mentre la Cremonese replica con Escalante per Felix e poi Con Buonaiuto e Aiwu al posto di Valeri e Dessers, ovvero, probabilmente al posto dei più pericolosi della squadra. E mentre ancora ci si interroga sulle ragioni e sulla bontà di queste ultime due sostituzioni, il Napoli riesce a fare gol: fantastico il cross di Mario Rui dal lato mancino e sul secondo palo lo stacco di Simeone (lasciato tropo solo) non perdona Radu. Addirittura nell’extra time gli altri due centri. Con la Cremonese tutta avanti, Kvara vola in contropiede e regala il tocco facile a Lozano (90+3) e due minuti dopo fanno tutto gli opposti di difesa: da Di Lorenzo a Olivera che fa gol di testa pure lui. Sì, il Napoli fa quello che vuole nel secondo tempo e soprattutto nel finale (nel quale perde però Rrahmani che chissà se ci sarà mercoledì con l’Ajax), ma la Cremonese, nonostante tutto, forse non meritava questo punteggio assai severo.



    Cremonese - Napoli 1 - 4( primo tempo 0 - 1 ):

    Marcatori:’ 26’ p.t. Politano ( N) rig. 2’ s.t Dessers (C) 40’s.t. Simeone (N) 47’s.t. Lozano(N)
    Assist:  40’ s.t.  Mario Rui ( N)

    Cremonese (4-2-3-1): Radu; Sernicola, Bianchetti, Lochoshvili, Valeri (27’s.t. Aiwu); Ascacibar (34’s.t Ciofani), Meité; Zanimacchia (1’s.t Okereke), Afena-Gyan  (17’s.t. Escalante), Quagliata; Dessers (27’s.t Bonaiuto)All. Alvini

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani ( 37’s.t.Ostigard), Kim, Mario Rui (37’s.t. Olivera); Anguissa, Lobotka, Ndombélé (11’s.t. Simeone); Politano ( 27’st Zielinski), Raspadori (27’s.t. Lozano), Kvaratskhelia. All. Spalletti

    arbitro: Abisso di Palermo

    Ammoniti: 16’ p.t. Zanimacchia ( C), 23’ s.t.  Sernicola(C)

    Espulsi: nessuno


     

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