Calciomercato.com

  • Il runner di Pescara racconta la fuga: 'Ho sbagliato, non mi vanto! Gioco alle Seychelles e sono un invasore negli stadi'

    Il runner di Pescara racconta la fuga: 'Ho sbagliato, non mi vanto! Gioco alle Seychelles e sono un invasore negli stadi'

    Un video che ha fatto in poche ore il giro della rete. Il protagonista è Mario Ferri, 33 anni, scappato dalla polizia mentre correva sul lungo mare di Pescara, violando le misure del decreto del Governo. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Ferri racconta: "Ho sbagliato, chiedo scusa, restiamo tutti a casa. Non so che cosa mi sia passato per la testa. Quando invado i campi, mi consegno da solo agli steward e alle varie polizie. Abbraccio un giocatore e non fuggo. Qui mi è scattato un meccanismo contrario. Mi ha beccato un drone, un finanziere ha iniziato a inseguirmi. Una cosa impari, nessuno lo prenda in giro, per favore. E' stato facile seminarlo, non mi vanto per questo. A fuga finita mi sono scusato con lui. Mi sono rifugiato in centro, ma due vigili urbani in moto mi hanno circondato e bloccato. Non ho opposto resistenza, ho chiesto subito scusa".

    SUL CALCIO - "Sono calciatore, gioco alle Seychelles, le isole sull'Oceano Indiano, in Africa. Gioco nel Victoria City, sono esterno di centrocampo. Ora il campionato è sospeso anche lì per coronavirus. Siamo ultimi in classifica". 

    SULLE INVASIONI - "Ormai è difficile, sono stato 'daspato' ovunque. Conservo ricordi bellissimi e sono diventato grande amico di Antonio Cassano, ogni tanto vado a Nervi a trovarlo. Antonio è un grandissimo. La prima invasione l'ho fatta per abbracciare lui, nel 2010, durante un Samp-Napoli. Poi sono entrato sul prato un'altra volta a Firenze, in Italia- Far Oer. Nel 2011, a Wembley, per Barcellona-United in finale di Champions ho messo una sciarpa rossonera addosso a Messi. L'anno scorso in Arabia mi hanno preso e arrestato, volevamo frustarmi. Nel 2010, al Mondiale, mi sono fatto tre giorni di carcere. 

    Altre Notizie