Il sindaco di Certaldo a CM: 'La vittoria di Spalletti è anche nostra. Gli daremo un riconoscimento'
Sindaco, che cosa rappresenta per Certaldo la vittoria del Napoli e di Spalletti?
“Rappresenta moltissimo, perché Luciano Spalletti è di Certaldo ed è legato alla città. Partecipa sempre agli eventi quando può e ha un minuto di pausa. Molti concittadini sono legati a lui. Sento davvero tantissimo entusiasmo, mi sono arrivati numerosi messaggi di concittadini che non vedono l’ora di avere Luciano in paese per poterlo festeggiare e dimostrargli il loro affetto. Si respira l’atmosfera di vittoria di un paese che si sente orgoglioso”.
Spalletti Le ha mai confidato nulla in questi mesi? “Non ho molte confidenze. Luciano si butta a capofitto nei suoi incarichi, poi quando allenta un attimo ci sentiamo. Capita che ci possiamo vedere per un caffè, a volte, ma nell’ultimo periodo è stato molto dedito a quello che stava facendo. Gli ho scritto, ma ancora non sono riuscito a sentirlo da ieri sera. Penso che sia normale, avrà tantissime cose per la testa. Spero di vederlo quanto prima e di riuscire con la presenza di tutto il paese, delle sue associazioni e della sua comunità, a festeggiarlo quando arriverà a Certaldo. Penso sia importante per lui, ma anche per tutta la comunità locale”.
Ci sono stati festeggiamenti in paese?
“C’è stato un po’ di movimento, auto con bandiere prevalentemente. Anche stamani in piazza ho incontrato diversi cittadini festosi. C’è un clima di grande gioia”.
Avete davvero in mente di dare a “Lucio” le chiavi della città?
“Sì, sta arrivando formalmente una proposta da un gruppo interno al consiglio comunale. Tutti sono onorati di questa grande vittoria. Il riconoscimento a Luciano Spalletti da parte del comune di Certaldo ci sarà sicuramente. Ne discuteremo con tutte le rappresentanze del consiglio comunale per capire quale sia il migliore”.
Lei per che squadra tifa?
“Io sono tifoso dell’Empoli per motivi geografici, ma seguo molto di più altri sport come il nuoto. Quindi, ho avuto modo di seguire Spalletti ai tempi dell’Empoli, anche se ancora non ci conoscevamo benissimo”.