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  • NAPOLI SCUDETTO - Il pagellone: Osimhen e Kvara da 10. Spalletti un mago, Di Lorenzo e Lobotka incantano

    NAPOLI SCUDETTO - Il pagellone: Osimhen e Kvara da 10. Spalletti un mago, Di Lorenzo e Lobotka incantano

    • Giovanni Annunziata
    Una lunghissima attesa di ben 33 anni. Il Napoli torna a vincere lo scudetto, è il terzo della sua storia. Lo fa in una stagione particolare, un'annata che ha visto andar via i pezzi grossi con una rivoluzione che ha evidentemente cambiato il destino di questa squadra. Un campionato dominato dall'inizio alla fine da parte della squadra di Luciano Spalletti che quasi non ha sbagliato un colpo e ottiene l'aritmetico successo con ben sei giornate di anticipo. Queste le pagelle tricolori del Napoli di Calciomercato.com.

    OSIMHEN 10: capocannoniere della Serie A, ha segnato in tutti i modi e ha fatto tremare qualsiasi difesa a suon di gol. È nettamente il giocatore più determinante del campionato. La sua maschera è il simbolo di un'intera città che è tornata a festeggiare.

    SPALLETTI 10: è lui il mago che riesce a tirare fuori dei numeri fuori dal normale con questo Napoli. Tutti davano per spacciata questa squadra ad inizio stagione, chi parlava di quinto posto, chi di sesto. Nonostante la rivoluzione, però, lui ha riportato ai piedi del Vesuvio, 33 anni dopo, lo scudetto mettendo in campo un gioco spettacolare surclassando le inseguitrici con un distacco in classifica imbarazzante. Il merito di un grande allenatore, inoltre, si vede quando riesce a tirare fuori il meglio da ogni calciatore. E lui ce l'ha fatta.

    KVARATSKHELIA 10: Kvaravaggio, Kvaradona, chiamatelo come volete ma è "semplicemente" la scommessa più azzeccata degli ultimi anni. Il Napoli ha scovato un vero e proprio talento che tra gol e assist è stato capace di trascinare questa squadra diventando uno dei talenti più importanti del nostro campionato.

    LOBOTKA 9: gira lui, gira il Napoli. E i risultati si vedono tutti. Un lavoro in cabina di regia che fanno in pochi al mondo, tra dettare i tempi di gioco e l'importante fase di interdizione. Spalletti non rinuncia a lui neanche sotto tortura, è proprio l'immagine di ciò che vuole rappresentare l'allenatore in campo con il Napoli.

    DI LORENZO 9: capitan scudetto, eccolo qua. Dopo Maradona alzare questo trofeo a Napoli ha un peso specifico importante. Lui eredita la fascia diventando un leader nello spogliatoio ma non solo: in campo è devastante, in fase difensiva e in quella offensiva. Un treno clamoroso sull'out di destra, capace di chiusure da difensore vero e di gol determinanti sotto porta.

    KIM 9: tra le sorprese più belle del nostro campionato. Un vero e proprio muro difensivo, non fa rimpiangere minimamente Koulibaly con prestazioni strepitose. Mezza Europa osserva, Giuntoli e De Laurentiis dovranno sbrigarsi per non perderlo già la prossima estate.

    RRAHMANI 8: il leader difensivo che non ti aspetti. Con Kim ha tirato su quella che oggi è la coppia difensiva con il rendimento più alto della Serie A. E diventa ancora più importante il suo lavoro nel momento in cui il baricentro della squadra è costantemente alto, ma mantiene un livello notevole.

    MERET 8: la vittoria dello scudetto passa anche per i suoi guantoni. Il precampionato è stato complicato con la cessione che sembrava ad un passo e la costante ricerca di un sostituto di Ospina da parte del Napoli. La risposta è arrivata sul campo con parata che nel complesso si sono rivelate decisive, come quella su Giroud contro il Milan e il rigore parato a Colombo nel match d'andata contro il Lecce. 

    ANGUISSA 8: a centrocampo non si può far a meno di lui, le uniche due volte in cui Spalletti ha rinunciato a lui è stato causa infortunio. Un mix di qualità e quantità, con continuità in entrambe le fasi. È anche grazie al suo lavoro che Lobotka riesce a venire fuori.

    ELMAS 8: il dodicesimo uomo in campo per Spalletti. Lo metti ovunque e sa fare la differenza. Lo confermano i numeri, con 6 gol e 2 assist. Pesanti soprattutto la rete contro l'Atalanta (sostituendo Kvaratskhelia) e l'assist al bacio per Raspadori nell'ultimo Juve-Napoli.

    ZIELINSKI 7,5: come sempre l'avvio è sprint, ma ci si aspetta sempre qualcosa in più da uno con le sue qualità. Nel complesso ci mette spesso e volentieri la firma in zona assist. L'immagine più bella, però, è in quell'esultanza a Torino contro la Juve, dato che è uno dei due "superstiti" di quello scudetto sfumato nel 2018.

    MARIO RUI 7,5: prima parte di stagione strepitosa, al punto da essere tra i primi terzini in Europa per rendimento. Conta in totale, fino ad oggi, ben 7 assist, tra cui ce ne sono di veramente pesanti. La catena mancina con Kvara ha funzionato alla grande. Nel finale il rendimento è calato un po', ma i momenti no sono veramente pochi per intaccare un'annata del genere.

    SIMEONE 7,5: solo gol pesanti per il Cholito. Pur essendo partito titolare solo una volta, ha saputo farsi trovare pronto nel momento più importante. La girata di testa contro il Milan a San Siro pesa tantissimo, così come il gol sorpasso a Cremona, fino ad arrivare al sinistro super che ha portato i 3 punti anche contro la Roma.

    RASPADORI 7: vero che ha segnato solo 2 gol ma non si può non premiare colui che ha realizzato il gol scudetto. La rete di Torino contro la Juventus resterà impressa nei cuori e nella memoria dei tifosi napoletani per sempre, lì si chiude un cerchio. C'è anche il colpo in extremis con lo Spezia all'andata che è valso 3 punti.

    LOZANO 7: titolarità condivisa con Politano sull'out di destra. Quella fascia è diversa dalla sinistra, il messicano ha portato poco in termini di bonus, solo 3 gol e 3 assist. Tutto sommato è sempre stato un grosso pericolo con le sue sgasate.

    POLITANO 7: bene o male ha disputato un campionato simile a quello di Lozano, ma con qualità differenti. Abilità a venire dentro al campo, a trovare con buona continuità Osimhen grazie al suo mancino.

    JUAN JESUS 7: con la coppia Kim-Rrahmani davanti a sé non ha avuto tanto spazio ma si è fatto sempre trovare pronto. Nelle 9 presenze con lui in campo da titolare il Napoli ha subito gol solo in due occasioni. Inoltre ha all'attivo anche un gol realizzato in campionato contro il Bologna.

    OLIVERA 7: diventa l'alternativa di Mario Rui viste le prestazioni del portoghese. Ma un'alternativa di qualità, che quando scende in campo si vede eccome. Un gol pesante lo ha segnato, quello contro la Salernitana che stava per consegnare matematicamente lo scudetto al Napoli in un Maradona tutto azzurro. Festa solo rimandata.

    NDOMBELE 6,5: l'esordio da titolare non è indimenticabile con quel fallo da rigore commesso su Colombo contro il Lecce. Cresce partita dopo partita diventando una riserva di qualità.

    OSTIGARD 6: primo anno in una grande squadra, è stata una stagione di crescita, alle spalle di tre difensori sicuramente più pronti.

    GOLLINI 6: si fa trovare pronto nell'unica volta in cui è chiamato in causa portando a casa un clean sheet contro l'Atalanta.

    GAETANO 6: viene lanciato più volte nella mischia per qualche minuto. Un mezzo assist lo tira anche fuori contro lo Spezia quando non impatta bene un pallone messo dentro da Lozano ma alla fine arriva Raspadori che sigla il gol vittoria.

    DEMME 6: con Lobotka davanti non ci può essere spazio, neanche un po'. Una sola presenza da titolare e giusto spiccioli di gara.

    ZERBIN 6: tanta voglia di fare e di mettersi in mostra. Ha una gamba importante e cerca di sfruttarla in quei pochi minuti concessi da Spalletti.

    ZEDADKA S.V.

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