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  • Il talento di Luis Diaz, l'ex Conceicao: il Porto è un brutto cliente per la Lazio

    Il talento di Luis Diaz, l'ex Conceicao: il Porto è un brutto cliente per la Lazio

    Sorteggio dei sedicesimi di finale poco positivo per la Lazio, che affronterà il Porto. L'attuale capolista del campionato portoghese insieme allo Sporting Lisbona era una delle avversarie da evitare, per l'organizzazione, per le soluzioni offensive, per l'esperienza europea. Per informazioni chiedere a Juventus, eliminata dagli ottavi di Champions League lo scorso anno, e Milan, con il quale il Porto ha conquistato 4 punti in due partite. Sarà una sfida speciale soprattutto per Sergio Conceição. L'allenatore del Porto ritrova il suo passato visto che ha giocato in maglia biancoceleste dal 1998 al 2000 e nella stagione 2003/2004. Il palmares del Porto è di 29 titoli nazionali, 17 coppe di Portogallo, 22 Supercoppe, 2 Champions League, 2 Coppe Uefa e 1 Supercoppa Europea 

    FORMAZIONE TIPO -  Il Porto gioca con un 4-4-2 offensivo: Diogo Costa; Joao Mario, Pepe, Mbemba, Wendell; Otavio, Sergio Oliveira, Grujic, Luís Díaz; Evanilson, Taremi.

    LA STELLA – Il colombiano Luis Diaz è senza dubbio l'uomo da temere. L'attaccante esterno classe 1997 è il vero valore aggiunto dei Dragoni, per la facilità con la quale crea la superiorità numerica, per le capacità sottoporta. In questa stagione ha segnato 13 gol, 11 in campionato e 2 in Champions League. Luis Diaz sarà di certo un uomo mercato: per il Porto vale 70 milioni di euro.

    IL CAMMINO – Il Porto è scivolato in Europa League dopo aver chiuso al terzo posto il girone di Champions alle spalle di Liverpool e Atletico Madrid e davanti al Milan. Decisiva la sconfitta 3-1 nell'ultima giornata contro i colchoneros.

    I PRECEDENTI – Le due squadre si sono affrontate nel lontano 2003 quando l'Europa League si chiamava ancora Coppa Uefa. Erano le semifinali, la Lazio di Mancini fu sconfitta 4-1 al Do Dragao e, al ritorno, non riuscì a centrare l’impresa. All’Olimpico finì 0-0 con la squadra di Mourinho che passò il turno e mise le mani sul trofeo battendo in finale il Celtic.

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