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  • Il verdetto di San Siro: Szczesny è da scudetto, la Juventus no. Cosa filtra sul rinnovo

    Il verdetto di San Siro: Szczesny è da scudetto, la Juventus no. Cosa filtra sul rinnovo

    Lui ci ha provato, in ogni modo. Non è bastato però. Solo un'autorete di Federico Gatti riesce a superare un super Wojciech Szczesny, chiudendo così un cerchio lungo un girone intero tra una sconfitta e l'altra della Juve, da un autogol all'altro dello stesso Gatti, dal Sassuolo all'Inter. Una sconfitta che sembrava dare una spallata forse decisiva alle ambizioni di scudetto dei bianconeri, apparsi inferiori almeno in questa occasione all'Inter: fisicamente, tecnicamente, tatticamente, caratterialmente. Poche idee e poco coraggio, con quell'1-0 che non dice tutto del divario palesato da questo scontro diretto. E se la Juve è rimasta in partita fino all'ultimo secondo alla ricerca di quella occasione che sarebbe valsa un fondamentale quanto insperato pareggio, il merito è sostanzialmente tutto di Szczesny. Uno che da quando ha commesso quella serie di errori proprio contro il Sassuolo, poi non ha più sbagliato un colpo. Sono tanti i punti in classifica portati proprio dalle parate del polacco, che per distacco è stato ancora una volta il migliore in campo almeno per quel che riguarda la Juventus pure contro l'Inter: clamorosa la parata sul tiro a botta sicura di Nicolò Barella, miracolosa quella a mani aperte in uscita su Marko Arnautovic. Se la Juve è uscita dal campo sconfitta solo per 1-0, il merito è tutto suo, è tutto in queste due parate.

    IL FUTURO – Un'ulteriore dimostrazione di forza, di talento, di leadership. Non che alla Continassa ci siano mai stati dubbi su di lui, pure quando sono andati in scena quei rarissimi passaggi a vuoto. Il contratto di Szczesny è quindi uno di quelli in cima alla lista delle priorità della dirigenza bianconera, lo scorso anno è scattato il prolungamento automatico fino al 30 giugno 2025 e per il classe 1990 rimane quasi un contratto a vita considerando anche le sue dichiarazioni riguardo al fatto di non voler giocare troppo a lungo né di pensare a particolari nuove esperienze. Ma per pensare al ritiro è sicuramente troppo presto, la Juve vuole puntare su di lui ancora a lungo e lui resterebbe ancora a lungo alla Juve. Anche se quell'ingaggio da quasi 15 milioni lordi rappresenta un nodo da sciogliere, su cui pare ci sia ancora molto da discutere ma con la volontà reciproca di arrivare a un'intesa o almeno provarci. Magari non subito, magari a fine stagione. Quella stessa stagione che sta forse proponendo il miglior Szczesny di sempre, in quella che comunque non verrà ricordata come la miglior Juve di sempre.

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