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  • Inter-Juventus, le pagelle di CM: con Pavard c’est plus facile, Thuram imprendibile. Szczesny è super, Vlahovic no

    Inter-Juventus, le pagelle di CM: con Pavard c’est plus facile, Thuram imprendibile. Szczesny è super, Vlahovic no

    • Guarro e Balice
    Sommer 6: Inoperoso per l’intera serata, ma sicuro quando chiamato in causa su qualche uscita o nell’impostazione. 

    Pavard 7,5: Il cross per Dimarco è una delizia da campione, ma il compagno calcola male il tempo d’impatto e cicca la conclusione. Si coordina in rovesciata su cross di Barella e poco importa se la sfiora o meno perché con la giocata manda in confusione sia Szczesny che Gatti, che per anticipare Thuram manda la palla in rete. 

    Acerbi 7: Indossa l’elmetto e annulla Vlahovic. Partita impeccabile. 

    Bastoni 7: Gasa il pubblico con interventi da difensore anni ‘80. Sembra finalmente aver messo in corpo quella cattiveria che qualche volta era sembrata mancargli. (Dall’89 s.t. de Vrij: s.v.)

    Darmian 6,5: Ordinato, mentalmente e tatticamente. Si sposta per il campo come una pedina e li mangia tutti. (Dal 28’ s.t. Dumfries 6: Immediatamente nel match, con la sua forza fisica a spostare gli avversari. Sta tornando).

    Barella 6,5: meno brillante rispetto ai suoi compagni di reparto, ma per esserci ha stretto i denti e alla fine non ha demeritato. Gli rimane in gola l’urlo di gioia quando colpisce al volo su cross di Dimarco trovando un grande Szczesny in opposizione. È suo il tocco felpato che avvia l’1-0 firmato Thuram. (Dall’89’ S.t. Klaassen: s.v.)

    Calhanoglu 7: Il tracciante che lancia Dimarco è roba per visionari. Esecuzione perfetta anche quando si coordina dal limite dell’area, ma la conclusione bacia il palo esterno. In mezzo al campo è lui a dettare legge. 

    Mkhitaryan 7: Inizia subito con il piede schiacciato al massimo sull’acceleratore. Prova la conclusione dalla distanza e per poco non trova il gol anche grazie a una deviazione. Continui strappi e capovolgimenti e quante corse in pressing. Perfetto.

    Dimarco 7: Ha tutto il tempo per coordinarsi bene ma impatta male il cross di Pavard e mastica una conclusione neanche troppo difficile per uno come lui. Sulla corsia di sinistra è una spina nel fianco per la Juventus e disegna un cross meraviglioso per Barella, ma Szczesny salva tutto. (Dal 28’ s.t. Carlos Augusto 6,5: Nell’uno contro uno è un drago, così come sulle palle alte. Ha l’enorme merito di entrare subito in gara, come sempre).

    Thuram 6,5: Gli manca solo un pizzico di cattiveria in più per arrivare prima di Bremer sul cross di Dimarco. È al posto giusto nel momento giusto per spingere in rete sulla palla sfiorata da Pavard ma è gatti a impallinare Szczesny, proprio nel tentativo di anticiparlo. Scatta decine e decine di volte, gioca una partita di grande sacrificio, ma lì sotto porta manca sempre uno per far 31. Come sul tiro cross di Dimarco, non ci crede abbastanza. Però capisci quanto è forte nell’osservare i difensori bianconeri: tutti fortissimi, ma nessuno gli sta dietro. (Dal 33’ s.t. Arnautovic 4: Sbaglia un altro gol sotto porta. Veramente orribile). 

    Lautaro 6: Prende tante botte e non si tira indietro. Non riesce a pungere sotto porta ma si batte per la squadra. Da capitano. 

    S. Inzaghi 8: Vince col suo modo di fare calcio, col suo modo educato di rispondere alle provocazioni, facendo parlare il campo. La sua Inter dimostra di essere superiore alla Juventus. In tutto. 

    JUVENTUS

    Szczesny 7,5: questa volta non ha colpe sull'autogol di Gatti, poi tiene in vita la Juve con quei due autentici miracoli su Barella e Arnautovic.

    Gatti 5: un po' sfortunato, un po' no. Rimane sua la giocata al contrario che decide il derby d'Italia e forse lo scudetto. Le cose buone fatte prima e dopo, purtroppo per lui, non lasciano il segno in pari maniera (43' st Alex Sandro sv).

    Bremer 7: un intervento decisivo, poi un altro e un altro ancora. Ma non basta l'ennesima prova sontuosa per uscire indenni da San Siro.

    Danilo 6: un giallo che sarebbe pure ben speso se solo non avesse preso in pieno il pallone, lotta da leader, non serve.

    Cambiaso 5,5: timido, troppo timido, pur annullandosi con Dimarco (43' st Miretti sv).

    McKennie 6,5: manda in porta Vlahovic con una ripartenza da manuale, il serbo vanifica tutto. In generale è il migliore a centrocampo dei suoi (45' st Alcaraz sv).

    Locatelli 5,5: dovrebbe fare filtro, ma non ci riesce. Dovrebbe essere il regista, ma non si vede. Serata storta.

    Rabiot 5,5: rientra in tempo, non è al meglio, si vede e si sente.

    Kostic 5: dalla sua parte si passa troppo facilmente, la morsa Darmian e Pavard lo manda in tilt. E quando avrebbe i palloni buoni per il suo mancino, li spreca sempre (21' st Weah 6: alza i giri sulla fascia destra).

    Yildiz 6: fa sempre la cosa giusta, lui. Anche se per forza o per scelta non riesce ad andare oltre alle cose semplici (21' st Chiesa 6: gli rimane una mezzoretta scarsa per lasciare il segno e tenere vivo il sogno scudetto, troppo poco pure per uno come lui che si accende in fretta).

    Vlahovic 5: sullo 0-0 arriva prima un giallo di frustrazione e poi il gol divorato che avrebbe cambiato sorti alla partita. Non gli riescono le cose facili, ci prova con quelle complesse, il risultato non cambia.

    All. Allegri 5: a volte ci ricasca, gioca per il pareggio e finisce per perdere meritatamente. Pure per buona parte delle ripresa non si capisce perché nelle ripartenze rimangano più giocatori fermi in copertura che a tentare il colpaccio. In una settimana ha rovinato quanto di buono costruito in mezza stagione.

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