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  • Il Verona ‘riparato’ da Sogliano è salvo: non solo Ngonge, Zaffaroni ha fatto fruttare un mercato da intenditori

    Il Verona ‘riparato’ da Sogliano è salvo: non solo Ngonge, Zaffaroni ha fatto fruttare un mercato da intenditori

    • Federico Targetti
    Alzi la mano chi, a ottobre, si sarebbe aspettato la salvezza del Verona, partito malissimo con la cessione in estate dei suoi gioielli Barak, Caprari e Simeone e una partenza da incubo con Gabriele Cioffi alla guida della squadra. Le cure Bocchetti e poi Zaffaroni, alle loro prime esperienze in Serie A, hanno dato i frutti sperati, ma la spinta decisiva l’ha data la sessione invernale di mercato, gestita sempre da Francesco Marroccu ma con un ruolo diverso (direttore tecnico) e Sean Sogliano in veste di direttore sportivo.

    EREDITA’ PESANTE – Non era affatto facile raccogliere le redini di Tony D’Amico, passato all’Atalanta per sostituire a sua volta Giovanni Sartori, e in effetti l’accoppiata Marroccu-Cioffi ci ha capito poco in estate, la macchina gialloblu era ingolfata. Qualche bel colpo, Hien, Doig e Hrustic su tutti, ma tanta sfortuna soprattutto nell’infortunio dell’australiano, mai veramente in condizione, e una fatica colossale nel ritrovare certi automatismi dopo l’addio di Igor Tudor. Cioffi ha pagato 4 sconfitte consecutive fino a poco prima della metà di ottobre, Bocchetti ha dato una scossa dopo 10 k.o. di fila tra la sesta e la quindicesima giornata, poi con Zaffaroni qualche risultato si è visto, ma non sembrava abbastanza con un ritardo del genere. A un certo punto della stagione, lo Spezia ha avuto 9 punti di vantaggio, con la vittoria nello scontro diretto del Bentegodi a segnare un destino che pareva impietoso.

    GENNAIO MAGISTRALE – Il primo mese del 2023 ha visto il Verona macinare gioco e punti grazie alla nuova-vecchia impostazione tattica e all’avanzamento sulla trequarti del leader tecnico e carismatico Darko Lazovic, oltre alla regia illuminata di Ivan Ilic; ma quando il Torino ha strappato quest’ultimo per sostituire Lukic passato al Fulham, tutto sembrava di nuovo in salita. Invece Sogliano si è rimboccato le maniche e ha nuovamente cambiato i connotati alla squadra: dentro il danese Abildgaard e nuova fiducia al giovane Sulemana a centrocampo, la consapevolezza di Verdi e Djuric reduci dalla salvezza con la Salernitana nel 2021-22, e soprattutto grandi intuizioni sugli uomini-salvezza: Cyril Ngonge, che con i suoi 5 gol ha portato 5 punti in regular season e regalato la salvezza nello spareggio (doppietta), e Adolfo Gaich, anche lui decisivo con il gol-vittoria contro il Sassuolo e quello che poteva essere il punto-salvezza in casa contro l’Empoli. Un’altra bella storia, un altro caso di grande rimonta che anima i bassifondi di un campionato, la Serie A, che anche quando viene dominato non lesina emozioni fino all’ultimo minuto.

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