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Inter: 8 anni fa il Triplete. Ronaldo: '5 maggio vendicato'. Vieri show VIDEO

Inter: 8 anni fa il Triplete. Ronaldo: '5 maggio vendicato'. Vieri show VIDEO

Oggi ricorre un anniversario importante per la storia dell'Inter. Otto anni fa, il 22 maggio 2010, la doppietta del Principe Milito decise la finale di Champions League contro il Bayern Monaco allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid. La squadra nerazzurra del presidente Moratti, allenata da Mourinho, centrò il Triplete dopo aver vinto scudetto e coppa Italia

Intanto altri due grandi ex attaccanti dell'Inter si sono ritrovati ieri sera a San Siro per l'addio al calcio di Pirlo: il Fenomeno Ronaldo e Bobo Vieri. Quest'ultimo si è reso protagonista di uno show nello spogliatoio nerazzurro: "Siccome ci sono i nomi di tutti i giocatori e l'unico che manca è il mio perché sono in causa con l'Inter, allora me lo metto da solo". E si è fatto riprendere in un video mentre attacca al muro un foglio con la scritta '32 Vieri'. 

Il Fenomeno Ronaldo commenta il ritorno dei nerazzurri in Champions League alla Gazzetta dello Sport: "Ringrazio i calciatori di Spalletti per aver vendicato all'Olimpico con la Lazio le mie lacrime del 5 maggio 2002, è stato un grande regalo per i tifosi e anche per noi che non eravamo riusciti a farglielo. E lo volevamo tanto, solo noi sappiamo quanto. Domenica l'Inter non ha vinto lo scudetto che potevamo vincere noi, ma questa qualificazione alla prossima Champions non vale di meno, in un certo senso. Sono contento: adesso l'Inter è dove doveva essere. Sei anni senza Champions erano una cosa senza senso, per l'Inter. Insostenibile per la sua gente, il suo nome e anche il progetto della società". 

"Icardi pensa soprattutto al gol, e fa gol. Lui è il primo a sapere, spero, che si può sempre migliorare. Ma chi discute un centravanti che fa 29 gol, e quelli decisivi sono stati molti di più rispetto a quelli che ha sbagliato, non lo capirò mai. Ventinove gol in Italia sono tanti: fidatevi, ne so qualcosa. Resterà? Questo bisogna chiederlo a lui: non credo che l'Inter abbia dubbi. Ma perché avere il dubbio, poi? Per fare una squadra da Champions se possibile devono restare tutti, i più forti. Non dare continuità a questa stagione sarebbe come sprecare tutta questa fatica. E non credo sia l’intenzione dell'Inter. Al mercato penserà Ausilio, e lo farà bene. Ma i soldi della Champions non significano per forza grandi acquisti subito. Prima di comprare, l'Inter deve 'rientrare': mi hanno spiegato che la regola è questa. Però quei soldi entreranno, e serviranno in futuro. E altri arriveranno solo perché si gioca la coppa più importante. E perché l'immagine, il marchio dell'Inter, avranno un'altra importanza. Ma attenzione: la Champions è tanto, ma non è tutto. Il quarto posto non è mai stato e non può essere un traguardo, per l'Inter. Vincere lo scudetto è difficile, lottare per lo scudetto non può esserlo: la Juve non può non avere una rivale come l'Inter... Mi mancava non vedere l'Inter in Champions, adesso verrò a vederla a San Siro: in una partita di Champions, ovvio". 
 

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