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  • Inter, l'Al-Nassr non molla Brozovic. Le difficoltà del Barcellona condizionano l'affare

    Inter, l'Al-Nassr non molla Brozovic. Le difficoltà del Barcellona condizionano l'affare

    • Gabriele Stragapede
    Un affare che sembrava in dirittura d’arrivo ma, ora dopo ora, sta assumendo sempre più i contorni di un caso di mercato internazionale. La telenovela che sta avvolgendo Marcelo Brozovic acquisisce connotati differenti, sfumature diverse e il passare del tempo non sta facendo che renderle sempre più evidenti. L’atteggiamento del croato sui social – dai passaggi d’amore per l’Inter alle risposte ai propri compagni di squadra, Barella in primis – non corrisponde alla realtà dei fatti alla quale la società nerazzurra l’ha messo di fronte. Una cessione necessaria, non tanto per questioni di bilancio, ma semplicemente per sbloccare un tesoretto da reinvestire immediatamente nei vari obiettivi che i meneghini si sono prefissati (Frattesi su tutti). La storia d’amore, rinnovata solo nel marzo del scorso anno, è destinata a terminare: complice anche la necessità di far crescere Asllani e il fiorire di Calhanoglu come play in mezzo al campo. Valutazioni tecnico-tattiche a parte, il croato è – e molto probabilmente sarà – il primo sacrificato in casa nerazzurra. Ma se di sacrificio si tratta, allora vuol essere Brozovic a decidere il suo destino: in attesa di una squadra in particolare – leggasi Barcellona – la pista saudita sta cercando, in ogni modo, di convincere il croato ad accettare il corteggiamento e volare in Arabia.

    L’AL-NASSR NON MOLLA – La squadra araba – forte di un accordo con l’Inter per un trasferimento pari a 23 milioni di euro – nelle ultime giornate, è volata a Milano per provare a incontrare direttamente il giocatore e convincerlo a sposare la causa saudita. La proposta, d’altronde, era più che allettante: 20 milioni di euro netti a stagione per 3 anni, per un totale di 60 milioni nelle casse di Brozovic. Una cifra monstre per il croato, niente di più classico e normale per una società della Saudi Pro League. L’accordo ferreo con i nerazzurri, però, non si è tramutato nel tanto atteso via libera atteso da Brozovic. Il centrocampista croato, anzi, ha deciso di evitare di incontrare la delegazione saudita, concedendosi del tempo e non solo. Ha addirittura contro-rilanciato: 30 milioni netti per due anni. Ragionevole, date le infinità possibilità del fondo PIF, comprendere i margini della trattativa. Altrettanto ragionevole provare a strappare l’accordo più vantaggioso possibile prima di accettare un trasferimento nel nuovo El Dorado del calcio mondiale. In ultimo, c’è un pensiero di fondo non indifferente: Brozovic si sente ancora un giocatore di assoluto livello. Ancora 30enne, ancora in splendida forma, il croato non vuole chiudere la porta a un possibile rientro nel calcio che conta. Non propriamente, quindi, una questione di soldi, quanto di sensazioni, di emozioni, di consapevolezza: non è ancora – o meglio, se proprio deve esserlo, meglio guadagnarci il più possibile – arrivato il tempo di svernare tra la pioggia di soldi araba. L'Al-Nassr, la cui delegazione è rimasta in Europa per trattare con l'entourage di Brozovic, sta provando ad accontentare le richieste del croato e sbaragliare la concorrenza. Una concorrenza chiamata Barcellona.

    L’IPOTESI BARCELLONA: LA STRATEGIA – Una grande voglia di misurarsi ancora con il calcio internazionale. La necessità di sentirsi ancora importante in un’altra parentesi di livello assoluto. Ed è qui che si inserisce il Barcellona, destinazione più che gradita al croato. Bluagrana disposti a mettere sul piatto una cifra compresa tra i 18 e i 20 milioni di euro – il minimo per far sedere l’Inter al tavolo delle trattative – più un ingaggio per Brozovic da 7 milioni di euro netti all’anno, pronti a salire sino a 9 al termine del contratto triennale. Ma cosa manca ai catalani per tentare l’affondo al croato e liberare i nerazzurri sul mercato in entrata? In realtà, la motivazione è semplice: salary cap. Il fin troppo elevato monte stipendi del Barcellona deve essere alleggerito prima di poter inserire qualcuno in rosa – motivo per il quale Gundogan non è ancora stato presentato come acquisto ufficiale, nonostante un assodato accordo -. Inoltre, tra poco più di 24 ore, il Barcellona rischia di essere travolto da 54 milioni di euro di stipendi di tutti i giocatori rientrati dai vari prestiti: dai 20 di Umtiti ai 10.8 di Dest, passando per i 16 di Lenglet (a un passo dal ritorno al Tottenham), i 4.5 di Nico Gonzalez, i 2.7 di Collado e gli 1.6 di Gustavo Maia. Una cifra non indifferente che peserà sul bilancio dei campioni di Spagna in carica e che porta il presidente Joan Laporta a rivedere i piani di mercato in entrata, compreso Brozovic, destinato, nei pensieri di Xavi, a prendere l’eredità lasciata in essere da Busquets. Quale strategia quindi per affondare il colpo? Semplice: vendere e vendere il prima possibile. Dagli interessamenti per Ferran Torres e Ansu Fati (che non dovranno però generare alcun tipo di minusvalenza) sino alla mano tesa proprio dall’Arabia Saudita, pronta – grazie all’Al Ahly – a offrire 20 milioni all’anno per Franck Kessié. Un’offerta da valutare – anche se l’ivoriano preferirebbe continuare a giocarsi le sue carte in Catalogna o proseguire la sua carriera in Europa, Bundesliga o Premier League che sia – che fornirebbe al Barcellona i fondi necessari per chiudere l’acquisto di Brozovic, soddisfacendo sia la sua immensa voglia di competere ancora nel calcio che conta sia la società nerazzurra, finalmente libera di agire sul mercato. In caso contrario, i catalani hanno puntato il mirino su Oriol Romeu, mediano del Girona che già conosce il mondo blaugrana, essendo cresciuto nella loro cantera. Tutto, in un modo o nell’altro, passa dal magico mondo arabo: l’Inter attende (così da definire l’affare Frattesi col Sassuolo, sulla base di 35 milioni di euro più il cartellino di Mulattieri), il Barcellona ci prova e Brozovic temporeggia. Un'attesa che non sarà però eterna: i blaugrana sono chiamati a lanciare un segnale definitivo, altrimenti i sauditi accontenteranno il croato e il classe '92 si lascerà convincere dalla pioggia di milioni araba, volente o nolente. Tutti aspettano di concludere questo intreccio nel più breve tempo possibile.

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