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  • Inter, conferme dalla Germania: era tutto fatto per Thuram, poi l'infortunio che ha reso 'felice' Inzaghi

    Inter, conferme dalla Germania: era tutto fatto per Thuram, poi l'infortunio che ha reso 'felice' Inzaghi

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    Quando un infortunio può mandare all'aria un affare praticamente concluso. E' la storia di Marcus Thuram e dell'Inter, promessi sposi in questa sessione di mercato estiva appena conclusa, prima che gli eventi facessero prendere una virata decisa verso Joaquin Correa, l'attaccante che ha da sempre rappresentato la prima scelta di Simone Inzaghi per completare il reparto offensivo e che alla fine è stato strappato alla Lazio per 31 milioni di euro complessivi e che si è subito presentato col botto, decidendo con una doppietta la trasferta di Verona.

    CAMBIO DI ROTTA - Eppure l'Inter, Marotta e Ausilio nello specifico, credevano tantissimo nelle potenzialità di Thuram e nella bontà di un'operazione che avrebbe rappresentato un investimento anche di prospettiva: per il classe '97 figlio dell'ex Parma e Juve Lilian era stata raggiunta persino un'intesa sulla sua valutazione, 25 milioni di euro da versare nelle casse del Borussia Monchengladbach, ma la distorsione al ginocchio - con parziale rottura del legamento collaterale mediale - accusata nel match di Bundesliga contro il Bayer Leverkusen ha cambiato tutto. Una versione dei fatti confermata dal quotidiano tedesco Bild, che riferisce come l'affare fosse davvero prossimo alla conclusione.

    L'IMPATTO DEL TUCU - Un cambio di strategia forzato che non ha spiazzato affatto l'Inter, visto che la dirigenza nerazzurra era assolutamente a conoscenza della preferenza di Inzaghi per Correa e della convinzione del tecnico piacentino, che con l'argentino aveva lavorato nelle precedenti tre stagioni alla Lazio e che era convinto di poterlo esaltare anche sotto l'aspetto realizzativo. E l'impatto del Tucu con la sua nuova realtà è stato semplicemente debordante, a pochi giorni dal suo sbarco a Milano e dai suoi primi allenamenti ad Appiano con i nuovi compagni: un colpo di testa da centravanti vero e un sinistro di rara precisione per mettere la firma su tre punti già molto pesanti. Chiamatelo destino, chiamatela sliding door: quando un infortunio può cambiare il mercato.

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