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  • Conte: 'L'Inter è una sorpresa. Gabigol non è un mio calciatore, Esposito sì'

    Conte: 'L'Inter è una sorpresa. Gabigol non è un mio calciatore, Esposito sì'

    • Pasquale Guarro
    Alla vigilia della sfida di campionato contro la Spal, Antonio Conte risponde alle domande dei giornalisti presenti ad Appiano Gentile per la consueta conferenza stampa che anticipa la partita di campionato. 

    Che partita si aspetta domani?
    “Dovremo fare grande attenzione perché dopo partite importanti vinte, partite da dentro o fuori, è inevitabile che può subentrare una forma di appagamento o rilassamento e questo non deve accadere. Rimarrei deluso se ciò accadesse domani perché dobbiamo dare risposte importanti per confermare la nostra crescita”.

    Lautaro e Lukaku si stano confermando una grande coppia
    “Sicuramente sono due attaccanti che sono cresciuti molto da inizio stagione. Non dimenticate che anche in conferenza prima della partita contro lo Slavia ho detto che l'Inter era una squadra diversa rispetto all'andata, spiegando proprio come anche gli attaccanti siano diversi. Stanno imparando a capire in che posizioni stare, lavorano tanto per sfruttare le loro caratteristiche. Sono due giocatori moderni, entrambi possono giocare da prima e seconda punta. Merito al loro lavoro, ma sottolineo che il gol è la parte finale, c'è sempre un impegno nella fase di possesso e nella fase di non possesso”. 

    Farà calcoli sui diffidati?
    “La partita di domani vale tre punti. Vale questo calcolo affinché possiate trovare risposte. Non bisogna dare per scontati i tre punti, nel calcio di scontato non c'è niente e la Spal ha un allenatore bravo e giocatori motivati che arrivano a San Siro per stoppare il nostro momento favorevole. Domani schiererò la formazione che riterrò migliore”. 

    Quando conta di ritrovare Sensi?
    “Da ora in avanti ci sarà Volpi a dare aggiornamenti sulle condizioni fisiche dei calciatori. Credo sia giusto così”. 

    A Praga si è visto qualcosa di speciale nel gruppo, quando inizierete davvero a credere in qualcosa di grande?
    “Il fatto che ci sia empatia ed entusiasmo in tutti noi è fuori dubbio. Questo è molto importante, si respira aria positiva in cui c'è grande fiducia tra di noi. Se voglio cogliere un aspetto positivo nelle difficoltà che stiamo incontrando è proprio l'aver cementato ancora di più il gruppo. Un gruppo che ha capito che si può costruire qualcosa di importante attraverso la fiducia nei propri compagni di squadra. Tutto questo ci sta dando una consapevolezza diversa rispetto al passato e questa è una cosa positiva. Ma siamo a un terzo del campionato ed è molto presto per tirare somme, cerchiamo di dare il massimo come stiamo facendo. Poi ci sarà un momento in cui ci guarderemo e se dovremo dirci qualcosa ce lo diremo”. 

    Esposito potrebbe giocare da titolare?
    “Non è una questione di fiducia, non ne avessi avuta sarei stato un folle a inserirlo sull'1-1 a Praga sapendo di avere a disposizione solo un risultato. Esposito è un calciatore a tutti gli effetti, ho grande stima e fiducia, non è solo uno dei 5, è entrato a far parte dei 4 attaccanti che abbiamo a disposizione. Domani comunque cercherò di schierare la miglior formazione possibile senza fare calcoli. Vincendo domani affronteremmo la Roma con ancora maggiore entusiasmo. Dobbiamo cavalcare l'onda e stare sul pezzo, domani farò scelte in base al momento e altre situazioni. Sapendo sempre che domani l'obiettivo è la vittoria. I nostri tifosi domani non devono pensare sia una passeggiata e per questo dovranno sostenerci ancora di più". 

    C'è qualche altro aspetto nella squadra o nei singoli che l'ha soddisfatta più di altre cose?
    “Io ho parlato proprio di crescita di squadra, siamo cresciuti sotto tanti punti di vista. Poi è inevitabile che in copertina ci vadano i calciatori che finalizzano, in questo caso i nostri attaccanti, ma la squadra è cresciuta sotto tutti i punti di vista. Questo è stato importante che io lo abbia detto prima della partita vinta e non dopo, perché dopo non ha molto senso. Adesso però dobbiamo continuare a crescere perché abbiamo ampi margini per farlo". 

    Cosa ti dà una vittoria come quella di Praga?
    “Il nostro percorso in Champions dice che abbiamo sempre affrontato l'avversario a testa alta, anche quando non abbiamo vinto. Questo per me è un aspetto positivo. Adesso siamo riusciti a riportare la situazione nelle nostre mani per quanto riguarda la qualificazione e questo deve portarci entusiasmo. Ma entusiasmo positivo, non l'entusiasmo dei folli che ti fa tralasciare i dettagli. Cerchiamo di incanalarci verso l'entusiasmo positivo”. 

    In difesa i meccanismi adesso sembrano funzionare meglio, cosa è cambiato nelle ultime gare?
    “Abbiamo avuto più tempo per lavorare su alcune situazioni. Abbiamo studiato delle situazioni in cui potevamo migliorare e non dimenticate che quest'anno la squadra è ripartita con le idee di un nuovo allenatore e non è facile quando si gioca così frequentemente. Abbiamo potuto lavorare e questo ha dato dei frutti”. 

    Da parte sua c'è curiosità di allenare Gabigol?
    “Su questo aspetto ha già parlato Marotta, la società ha le idee molto chiare. A me piace parlare dei miei calciatori, in questo momento Gabigol non lo considero tale”. 

    All'inizio si aspettava che il gap con le altre squadre potesse essere così ridotto rispetto al passato?
    “Ho sempre sottolineato il fatto che l'Inter nel mercato ha sostituito mentre gli altri hanno aggiunto in rosa. Noi abbiamo dovuto sostituire tre giocatori importanti, questo non lo ha fatto nessuno. Tutte hanno aggiunto, tutte. Noi invece abbiamo sostituito e questo deve sorprendere. Adesso ci aspettiamo anche un ritorno economico. L'Inter la possiamo considerare una bella sorpresa per come siamo partiti”. 

    L'attacco a tre potrebbe essere un'idea in alcune circostanze?
    “Sicuramente può essere una soluzione, come può esserlo a gara in corso quando vogliamo forzare. L'importante è non perdere mai il nostro equilibrio. Contro lo Slavia abbiamo schierato Lautaro-Esposito e Lukaku, certo, in attacco diventi più forte, ma dietro perdi qualcosa. Stiamo lavorando su questa soluzione”. 




     

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