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  • Inter, dietro lo sfogo di De Vrij: cosa succede per il rinnovo

    Inter, dietro lo sfogo di De Vrij: cosa succede per il rinnovo

    • Redazione CM
    "Non sono contento". Fanno rumore le parole di Stefan de Vrij al fischio finale di Salernitana-Inter. C'è delusione certo nell'olandese per il risultato maturato all'Arechi, l'1-1 che porta a sei la striscia di partite senza vittoria in tutte le competizioni per i nerazzurri, ma c'è soprattutto un segnale di insofferenza per la propria situazione personale e un messaggio anche per il futuro, in vista dei discorsi che tuttora proseguono per il rinnovo del contratto, attualmente in scadenza al termine della stagione.

    NO AL DUALISMO - "Non sono contento, visto che gioco meno, ma sono scelte del mister". Chiaro ed eloquente il riferimento alla perdita di centralità in squadra. Se fino all'anno scorso De Vrij era un punto fermo dell'Inter, sia con Conte che con Inzaghi, lo stesso non si può dire nel 2022/23, perché il dualismo con Francesco Acerbi ha finito per penalizzarlo in maniera importante, soprattutto con l'inizio del nuovo anno: 8 esclusioni su 14 partite in Serie A, più la partita con la Fiorentina in cui ha giocato solo l'ultima mezz'ora, solo 5' nel derby di Supercoppa italiana vinto contro il Milan, out anche nella semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Juventus. Lo sfogo è chiaro ed è anche un segnale in vista dei prossimi discorsi relativi al rinnovo.

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    VERTICE CHIAVE - "C’è un incontro nel corso della settimana, poi vedremo come andrà" ha annunciato lo stesso De Vrij dopo la Salernitana e le parti arrivano al vertice con dei presupposti di partenza chiari. Da una parte il giocatore che cerca garanzie dal punto di vista sportivo, mentre da quello economico i contorni dell'operazione sembrano potersi assestare su un prolungamento biennale (fino al 2025) con la conferma delle attuali cifre relative all'ingaggio (4 milioni di euro netti a stagione). L'olandese ha fatto già filtrare alla fine di marzo l'apertura a questo scenario, ma dall'altra parte c'è la società che deve fare i conti con un altro fattore che incombe su tutti gli affari. La partecipazione o meno alla prossima Champions League infatti è un aspetto che può cambiare drasticamente il volto a tutte le scelte dell'Inter per l'estate e, non a caso, il presidente Steven Zhang ha detto 'stop' a tutte le operazioni, comprese le trattative per i rinnovi dei contratti dei big. Pure per quei giocatori con i quali era già stato raggiunto un accordo di massima, come Edin Dzeko (fino al 2024, 5 milioni di euro netti l'anno) e Hakan Calhanoglu (fino al 2027, 6 milioni di euro netti l'anno). C'è fiducia di poter comunque arrivare a un'intesa con il centrale olandese per poi ratificare il tutto in caso di ingresso tra le prime quattro o trionfo della Champions stessa, le due vie a disposizione per qualificarsi alla prossima edizione: appuntamento con De Vrij per il futuro.

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