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  • Intermania: maledetti cross di Candreva, con Handanovic al posto di Onana...

    Intermania: maledetti cross di Candreva, con Handanovic al posto di Onana...

    • Cristian Giudici
    La parabola di Simone Inzaghi all'Inter tocca il punto più basso (almeno finora, perché sembra che il peggio debba ancora venire) a Salerno. Proprio dove la sua squadra aveva toccato l'apice alla fine del 2021, quando il netto successo per 5-0 era arrivato dopo una serie di altre vittorie in crescendo contro Napoli (3-2), Venezia (2-0), Spezia (2-0), Roma (3-0) e Cagliari (4-0). Quella Inter vinceva e giocava benissimo, divertendo e divertendosi. Ma ora non c'è più ed è solo un ricordo. Da sei successi di fila a sei partite senza vincere mai. 

    L'allenatore è il responsabile tecnico della squadra e evidentemente ha le sue colpe. Col passare del tempo i soliti problemi non trovano soluzione, anzi ne nascono sempre di nuovi. Altrettanto lampanti sono le responsabilità (in ordine crescente) da parte di dirigenza, calciatori e proprietà. Ma tanto alla fine pagherà per tutti chi va in panchina, infatti il destino di Inzaghi è già segnato. 

    Come sembra già scritta pure la semifinale di Champions League col Benfica, che ieri contro il Porto ha perso per la seconda volta in questa stagione e sempre a Lisbona è pronto a rialzarsi subito contro l'Inter martedì sera. Quando in contemporanea si giocherà Manchester City-Bayern Monaco, una grande sfida che garantisce spettacolo. Invece all'Estadio da Luz vedremo i nerazzurri difendersi all'italiana per provare a tenere aperta la qualificazione in vista del ritorno di mercoledì 19 aprile a San Siro, sperando in qualche contropiede e nelle parate di Onana. 

    A proposito, non si può tirare la croce addosso al camerunese, ma se il gol dell'1-1 della Salernitana lo avesse preso Handanovic... apriti cielo! L'Inter viene punita al novantesimo da un cross sbagliato di Candreva
    , che ne "toppava" pure in maglia nerazzurra. Quando non si vince niente, i tifosi ricordano più le cose negative di quelle positive, come ad esempio i suoi 31 assist. Allora i suoi traversoni errati finivano in tribuna, invece ieri il pallone si è insaccato sotto all'incrocio dei pali. Dall'altra parte Ochoa ha fatto i miracoli, specialmente su Correa, Barella (palo) e de Vrij, ed è stato graziato da Lautaro e Lukaku, che si è mangiato un altro gol fatto a due passi dalla linea di porta (traversa). La sfortuna è una giustificazione insufficiente. Come la stagione dell'Inter, che si sta trasformando da sogno a un grande incubo. 

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