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  • Inter, il nuovo Mkhitaryan costruito in casa: Berenbruch brilla e sogna esordio e Nazionale

    Inter, il nuovo Mkhitaryan costruito in casa: Berenbruch brilla e sogna esordio e Nazionale

    • Emanuele Tramacere
    La Primavera dell'Inter nel corso degli ultimi anni non ha solo riscosso titoli e successi, ma ha anche avuto un enorme pregio che va oltre le vittorie ovvero quello di formare talenti in grado di poter "vedere da vicino" il calcio dei grandi. C'è in particolare un reparto del campo, il centrocampo, che ha visto tanti gioielli emergere e rendersi protagonisti o di trasferimenti iper-milionari (Cesare Casadei) o di stagioni lontani da Appiano Gentile di altissimo valore (Giovanni Fabbian). E la tradizione sembra continuare anche in questa stagione in cui, aspettando il salto di qualità di Aleksander Stankovic (il secondo figlio di Dejan), c'è un altro talento che si sta mettendo in forte luce: Thomas Berenbruch. 


    L'APPRODO ALL'INTER - Classe 2005, Berenbruch nasce e cresce calcisticamente nell'hinterland milanese da una famiglia che lato padre è di chiare origini austro-tedesche. Dopo alcuni anni nell'Olginatese (la stessa società che lanciò Locatelli) arriva nel settore giovanile del Renate, dove di anno in anno, partendo nel ruolo di attaccante esterno, si fa notare per uno spiccato senso del gol. La società brianzola e quella nerazzurra sono legate da tempo da un grandissimo rapporto e all'ennesimo exploit di Berenbruch le due società si accordano per un trasferimento di cartellino, ma rimandato di un anno. Di fatto l'Inter lo compra quando era ancora un Under 14, resta in prestito nella categoria Under 15 e viene aggregato nelle giovanili nerazzurre quando entra di diritto nella categoria Under 16. 


    NUOVO MKHITARYAN - Già nel corso dell'ultimo anno con il Renate, Berenbruch arretra la sua posizione spostandosi in un ruolo da trequartista puro, ma arrivato in nerazzurro il suo percorso muta ancora arrivando oggi ad essere una classica mezzala a tutto campo con tempi di inserimento in area perfetti e uno spiccato senso del gol. Non è un caso, infatti, che in stagione abbia all'attivo già 3 gol e 1 assist in 8 gare fra Campionato Primavera e Youth League dove la sua marcatura con il Benfica per poco non valeva i 3 punti persi poi soltanto nel finale. Qualcuno lo definisce "un soldatino" perché sostanzialmente è il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero a disposizione, con spirito di sacrifico, intelligenza tattica, capacità di posizionamento e duttilità, anche per questo (e per il percorso fatto in carriera) il suo idolo e modello di ispirazione è Henrik Mkhitaryan.
     


    SOGNA L'ESORDIO E ADORA LA CARNE - Un'impostazione mentale che arriva da una famiglia sana, tutt'altro (se non addirittura l'opposto) che oppressiva e ossessionata dall'idea di fare carriera, che crede nei valori del duro lavoro, dello studio (frequenta il liceo scientifico statale con buoni voti) e dell'indipendenza. Come i suoi è appassionatissimo di carne (la famiglia ha un'azienda in Toscana) ma quello che più conta è l'amore per i colori nerazzurri. Tifosissimo, più volte è già stato aggregato da Simone Inzaghi agli allenamenti della prima squadra con cui si è trovato a suo dire benissimo. Il sogno è quello dell'esordio in prima squadra così come nell'approdo stabile in Nazionale. Il ct Corradi (presente sugli spalti di Inter-Benfica di Youth League) se ne è accorto e, non a caso, lo ha convocato per l'ultimo raduno dell'Italia Under 19.

    @TramacEma

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