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  • Inter, Inzaghi: 'Servirà un'impresa. Lautaro-Dzeko? Non ho ancora deciso' VIDEO

    Inter, Inzaghi: 'Servirà un'impresa. Lautaro-Dzeko? Non ho ancora deciso' VIDEO

    • Pasquale Guarro, inviato a Barcellona
    Alla vigilia della sfida di Champions contro il Barcellona, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.



    Questa partita per voi è un’occasione per dimostrare che potete ancora crescere?
    “All’andata avevo detto che venivano da una sconfitta contro la Roma e che sarebbe stata un’opportunità. Sappiamo quanto sarà importante per la qualificazione e al sorteggio sapevamo che avremmo dovuto fare qualcosa di straordinario. Domani qui sarà dura, ma siamo l’Inter e dobbiamo fare la nostra partita nonostante le difficoltà che troveremo. Dovremo soffrire insieme e poi colpire”.

    Cosa pensi delle polemiche arbitrali?
    “Non parlo mai degli arbitri, l’Uefa ha giudicato buona la loro prestazione visto che domani arbitrano. Noi dobbiamo metterci corsa e determinazione”.

    C’è un ambiente in stile 2010, con i tifosi dell’Inter che non possono andare con la maglia dell’Inter in zone neutre delle stadio. Cosa ne pensa?
    “Posso solo dire che quando giochiamo in casa noi i tifosi avversari sono sempre i benvenuti, ma qui ho trovato sempre grande disponibilità da parte del Barcellona”.

    Si parla di Inter difensiva, lei ritiene che la sua squadra adotti questo tipo di gioco?
    “Ci sono partite che vengono in momenti particolari, noi venivamo da due sconfitte contro Udinese e Roma. All’andata abbiamo saputo soffrire insieme contro una squadra che sa cambiare interpreti e modo di giocare”.

    Giocherà con un centrocampista difensivo in più o schiererà la stessa formazione dell'andata?
    “Per quanto riguarda la formazione, mi porto dei dubbi e non la sanno neanche i nostri calciatori. Ho ancora un po’ di tempo per decidere, ho solo due attaccanti di ruolo che arrivano da tre o quattro partite consecutive. Posso decidere di alzare Calhanoglu o Mkhitaryan per farne rifiatare uno, anche perché giocando con Dzeko e Lautaro avrei in panchina Curatolo che è un 2004 e Carboni che è un 2005. Mi sarebbe piaciuto poter affrontare il Barcellona con la squadra al completo ma purtroppo non è così”.

    L’Inter sembra una squadra che può adattarsi a molti tipi di impostazione e che sa creare pericoli con la palla. Sarà la chiave della partita?
    “Passerà anche dalla nostra fase di possesso. Il Barcellona predilige da tantissimi anni il possesso, ma anche noi sappiamo tenere palla e dovremo cercare di palleggiare bene perché siamo in trasferta e dovremo essere ancora più bravi”.

    Crede che il risultato maturato all'andata sia stato più per colpa del Barcellona o per merito dell’Inter
    “Gran parte del merito è stata dell’Inter, ho visto le loro partite e hanno sempre giocato un buon calcio. Noi abbiamo concesso poco e Onana ha fatto pochissime parate. Domani sarà diverso, ci sarà uno stadio a spingere il Barcellona e servirà un’impresa”.

    Lascerà il possesso palla al Barcellona?
    “Ogni gara è una gara a se, le partite sono decise da episodi. A Monaco sono stati favorevoli al Bayern. Sappiamo che domani si cambia stadio, mi sarebbe piaciuto giocare ancora a San Siro ma ci siamo preparati per fare una partita all’altezza dell’Inter”.

    Come si prepara una partita così?
    “Queste squadre hanno una certa esperienza, in determinate partite bisogna essere lucidi”.

    Il Barcellona la sta presentando come una finale, questa cosa potrebbe caricare anche voi?
    “Il Barcellona ha una grandissima pressione ma anche noi vogliamo fare il massimo. Sapevamo che c’era questo rischio di trovare squadre forti vista la terza fascia. Dieci punti potrebbero anche non bastare. Domani sarà decisiva ai fini della qualificazione”.

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