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  • Kuzmanovic: 'Con Mazzarri niente risultati, e all'Inter conta'

    Kuzmanovic: 'Con Mazzarri niente risultati, e all'Inter conta'

    Il centrocampista dell'Inter Zdravko Kuzmanovic intervistato dai microfoni di Libero è uno dei probabili titolari del derby che domenica vedrà i nerazzurri affrontare il Milan di Inzaghi. Ma il cambio in panchina e l'avvicendamento fra Walter Mazzarri e Roberto Mancini condiziona l'attuale momento dell'Inter: "Me l'hanno detto prima della partita venerdì ed ero concentrato solo su quella. Comunque sono rimasto decisamente sorpreso, non me l'aspettavo, ma la società ha deciso così. Con Mazzarri avevo un buon rapporto, anche quando non giocavo spesso. Sono mancati i risultati. Abbiamo fatto pochi punti, soltanto questo. Mancini? le prime impressioni sono sicuramente positive, lo conosco per la prima volta ma sapevo già che è un grande allenatore. Ha vinto tanto in carriera, sicuramente ci aiuterà. Ora però tocca anche a noi giocatori dare il massimo”. 

    Negli ultimi anni sono cambiati 3 allenatori all'Inter, ma Kuzmanovic spiega tutto con i risultati mancanti: "Sono arrivato quando c'era Stramaccioni, è stato lui a volermi qui all'Inter, poi però è stato esonerato, come Mazzarri ora. Credo sia solo un problema di risultati, l'anno scorso abbiamo raggiunto l'Europa League solo nelle ultime giornate, quest'anno non abbiamo cominciato benissimo. All'Inter contano solamente i risultati, se non arrivano diventa difficile". 

    Sul derby e sulle scelte che adopererà Roberto Mancini: "Abbiamo giocato sempre con 3 difensori, ora però il mister ha già cambiato tutto. In questi giorni dovremo lavorare tanto per capirlo e per capire come vuole vederci in campo. Poi dipende anche da noi. Il derby è sempre il derby, è una grande partita, vincere sarebbe già un bel passo avanti. Siamo tutti carichi perché ci aspettano due sfide importanti, prima il Milan, poi la Roma. Non mi dispiacerebbe sbloccarmi contro il Milan. Ultimamente ci ho provato di più ma la palla non vuole entrare. 


    Sui singoli, con Kovacic e Vidic nel mirino: "Mateo è giovane, deve imparare tanto ma può crescere ancora. È un giocatore forte, con questo allenatore crescerà ancora di più, prenderà ancora più confidenza e potrà essere più decisivo. Vidic ha giocato 9 anni in un altro campionato, cambiare aria non è sempre facile. Si vede che è un grande giocatore, in campo aiuta tutti. Ha bisogno solo di riprendere fiducia".


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