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  • Inter, l'ex Crespo: 'Lautaro? Mi ha ascoltato e non è andato al Barcellona. Conte un maestro con Perisic'

    Inter, l'ex Crespo: 'Lautaro? Mi ha ascoltato e non è andato al Barcellona. Conte un maestro con Perisic'

    Hernan Crespo, ex attaccante di Inter e Milan, ora allenatore del San Paolo, parla di Lukaku-Lautaro, coppia gol nerazzurro, a la Gazzetta dello Sport: "In Italia non c’è nessuna coppia tanto prolifica. E anche in Europa, se penso a tandem offensivi, fatico a trovare paragoni. Lukaku e Lautaro si completano e tutta l’Inter ne supporta l’azione. Prima giocavano molto stretti, sfruttavano l’uno-due vicino all’area di rigore, ora si trovano con facilità anche in campo aperto e ciò testimonia che il tempo e la conoscenza dei reciproci pregi e difetti non fanno che aumentare il valore di questa coppia". 

    I PUNTI DI FORZA - "La potenza di Lukaku, senza dubbio. Quando parte è un treno, si trascina dietro compagni e avversari. E con i piedi, come dimostra la rasoiata del terzo gol al Milan, non è affatto male. Provate voi, in corsa, con il difensore addosso, a piazzare il pallone nell’angolino. Lautaro lo conosco da tanto tempo, quest’estate gli avevo consigliato di non accettare le offerte del Barcellona e di non muoversi dall’Inter e alla fine ho avuto ragione. In area è micidiale: i suoi movimenti sono sempre finalizzati al tiro, quindi al gol. E di testa è forte, ha tempismo, regge il confronto con i difensori più alti di lui". 

    SU CONTE - "Si vede il lavoro dell’allenatore. Conte è stato bravissimo a plasmare la squadra secondo i suoi principi tattici, tecnici e caratteriali. L’Inter ha un’identità ben precisa, difende a tre, attacca sulle fasce, aggredisce, si muove compatta. D’altronde il numero dei gol realizzati dice questo: che il gioco c’è. Guardiamo anche  in che modo Conte ha recuperato gente come Eriksen o Perisic. Molti li consideravano ormai fuori dal progetto, lui è stato un maestro di psicologia nel riportarli sulla strada giusta. È da questi dettagli che si vede l’importanza di un allenatore. Ha avuto pazienza, ha fatto sì che imparassero le regole dello spogliatoio e li ha aspettati come avrebbe fatto un bravo padre di famiglia. E ora l’Inter ha due giocatori, e che giocatori, in più!". 

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