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  • Inter, la parabola dei fratelli Esposito: destini diversi per Salvatore e Sebastiano

    Inter, la parabola dei fratelli Esposito: destini diversi per Salvatore e Sebastiano

    • Cristian Giudici
    La vita è fatta a scale: c'è chi scende e c'è chi sale. Vedere per credere la parabola dei fratelli Esposito, entrambi cresciuti nel settore giovanile dell'Inter. Sebastiano, il più giovane (classe 2002), tre anni fa aveva già esordito in Champions League, guadagnandosi la fiducia di Antonio Conte e la stima di Romelu Lukaku. Da allora l'attaccante è stato girato in prestito a Spal, Venezia, Basilea e Anderlecht senza mai riuscire a convincere. Anche l'esperienza in Belgio è già arrivata al capolinea e Seba è destinato a cambiare ancora squadra a gennaio, quando Empoli, Lecce e Salernitana sono disposte a concedergli l'occasione di rilanciarsi in Serie A. Il suo contratto con l'Inter scade a giugno 2025 e quest'anno ha cambiato agente, passando nella scuderia Giuffredi. 

    Stessa scelta presa da suo fratello Salvatore, che si sta mettendo in luce nella Spal allenata da De Rossi in Serie B. Due anni in più di Sebastiano, il centrocampista classe 2000 ha avuto un percorso di crescita più lento, ma è in parabola ascendente. Come conferma la sua convocazione da parte del ct Mancini, che lo ha fatto debuttare in Nazionale maggiore lo scorso giugno nel pareggio per 0-0 sul campo dell'Inghilterra in Nations League. Anche lui è in scadenza di contratto a giugno 2025, ma con la Spal visto che il suo cartellino non è più di proprietà dei nerazzurri. I quali però stanno seguendo il suo processo di maturazione, non escludendo di riportarlo a Milano in futuro. Magari insieme a Sebastiano, o almeno questo è il sogno dei fratelli Esposito: giocare insieme all'Inter. 
     

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