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  • Roma-Inter, le pagelle di CM: deludono Brozovic e Perisic, Under si riscatta

    Roma-Inter, le pagelle di CM: deludono Brozovic e Perisic, Under si riscatta

    • Francesco Balzani & Pasquale Guarro
    ROMA-INTER 2-2

    Olsen 6,5
    : Un po’ di umidità gli bagna il pallone sul tiro centrale di Keita che per poco non gli scappa dalle mani, ma quando Icardi gli si presenta sullo zerbino di casa non esita un attimo a sbarrare la porta con una bella uscita. Nulla può il gigante svedese sui due colpi ravvicinati di Keita e Icardi. Altra uscita da colosso del nord nel finale, sempre su Icardi

    Santon 5: A Milano hanno stappato bottiglie di champagne alla notizia della sua cessione. Forse esagerando. Ma di certo non si sorseggia tranquillamente vino sulla sua fascia. Keita gli sguscia via e in fase di spinta sbatte spesso contro Asamoah. Sale un po’ di verve nella ripresa quando finalmente la Roma si arrabbia ma quando prova a uscire centralmente palla al piede regala al 65’ un pallone sanguinoso dal quale poi nasce il corner del 1-2. (24’st Kluivert: entra con le bollicine giuste e lavora bei palloni per i compagni)

    Manolas 6: Evita il peggio dopo solo 6 minuti quando usa sasso sulla forbice tagliente di Asamoah. Poi è impegnato a fare beneficenza col compagno di reparto e proprio per tappare un buco di Jesus rischia di farsi male. Sgomita con Icardi dimostrandosi uno dei migliori difensori di questo campionato, ma con Maurito non si scherza. Sul gol l’argentino si riprende punti e partita.  

    Jesus 5: Altro ex maltrattato sotto la Madonnina, al contrario di Zaniolo però non fa nulla per essere rimpianto. Calma piatta fino al 37’ quando Keita gli sbuca alle spalle e gli frega tutto il bottino.  Da quel momento in poi torna a essere il Juan Jesus delle brutte notti milanesi. Appoggi sbagliati, scivoloni e un costante senso di timidezza. Ha l’unico merito di farsi sbattere addosso un tiro acido di Politano.

    Kolarov 6,5: Corre dritto verso il dischetto, senza paura. Un sentimento che non ha. Si prende il pallone e lo infila dove Handanovic non riesce nemmeno a immaginare. Un gol pesantissimo. Prima aveva provato a farsi perdonare il buco su D’Ambrosio in occasione del gol di Keita con una punizione che Handanovic riesce a spizzare col mignolo oltre la traversa. Scende meno del solito, colpa pure degli avversari che a turno lo tengono sulla difensiva chiudendogli l’angolo di azione. 

    Cristante 6: Dà la precedenza a tutti, con una gentilezza stucchevole. Ad approfittarne al 15’ è Asamoah che gli impedisce una fuga in contropiede potenzialmente pericolosa poi pure Brozovic lo beffa. Un altro passo, nel senso negativo del termine, rispetto a tutti ii centrocampisti sul tappeto verde. Meglio quando alza il raggio d’azione e consegna a Under la bomba da piazzare alle spalle di Handanovic.  In quella zona lì esce fuori il vero Bryan. Brivido finale per un colpo di testa finito a lato. 

    Nzonzi 6: Inizia con stile strappando pure un ohh di approvazione dalla Tevere quando regola di classe Joao Mario e Borja Valero. Rispetto a Cristante ha meno impeto offensivo (vedi il tiro moscio nella ripresa), ma offre maggiore schermo difensivo. Prosegue senza strafare ma con più scioltezza rispetto alle ultime due grigie prestazioni. 

    Under 7: Ricomincia puntando quella porta che si sarà sognato ogni notte da martedì ad oggi. La guarda con distacco, quasi spaventato e con spavento regala pure troppi palloni agli avversari. Su un passaggio totalmente sballato nasce l’azione che porta Keita al quasi vantaggio. Il turchetto è giù di corda, ma gli basta cambiare porta e arriva un gol che farà il giro del mondo: sassata di sinistro che spacca pure la telecamera alle spalle di Handanovic.  Poi cicca male. (38’st Pastore ng: serviva più durezza)

    Zaniolo 7: Non hanno creduto in lui, e lui (Nicolò) vuole farglielo rimpiangere subito con un incursione che crea problemi ad Handanovic. Lui (Nicolò) ha il futuro da disegnare e tante belle ispirazioni che qualche volta gratta via per eccesso di foga. Pregevole però la pennellata che finisce fuori di un soffio al 25’ e la sassata che costringe il portiere interista a domandarsi davvero: “Ma chi ha fatto l’affare tra Roma e Inter?”.  Non è dello stesso avviso Rocchi che gli nega un rigore netto senza nemmeno guardare al Var. Ripresa combattiva. (32’st Perotti ng: torna dopo una infinità, ma si vede che non è al top)

    Florenzi 6,5: Ritorno alle belle origini, ma senza malinconia. Anzi Alessandro si ritrova   e dopo un quarto d’ora impegna seriamente Handanovic, poi impreca per un palo pieno su un assist d’oro di Schick che sa più di gol mangiato che di sfortuna. Secondo tempo verace, e qui in senso positivo. Si frappone pure tra Borja Valero e Olsen e impedisce a Icardi di fare male di nuovo.  

    Schick 6: Con Skriniar è duello dal sapore austro-ungarico.  Lo slovacco sembra decisamente più convinto di poter vincere la guerra, ma quando meno te lo aspetti il ceco tira fuori una giocata di tacco che non si vedeva dai tempi della Sampdoria e che disorienta pure De Vriji. Si bea di quel numero però e finisce per oscurarsi. Peccato, un gran peccato. 

    Di Francesco 6: Il problema principale è reagire dopo un destro. E la Roma il pugno in faccia lo riceve direttamente da Rocchi. Stavolta però la rabbia va oltre la fragilità e finalmente si rivede una squadra combattiva, a tratti pure bella seppur coi soliti errori dei singoli (vedi Jesus). Gli crollano le braccia quando la squadra non pressa il primo portatore di palla, così urla e strepita finché la squadra non recepisce il messaggio. Eusebio ha una qualità non comune: risollevarsi. Visti i tanti infortuni pare più un punto guadagnato, ma la classifica piange. 

    INTER

    Handanovic 6: Sul tiro di Under non può fare molto, ma almeno potrebbe provarci. Intuisce il rigore di Kolarov, ma la bordata del serbo è imprendibile. 

    D’Ambrosio 6,5: Uncina Zaniolo in area di rigore ma il var non interviene. Nel primo tempo piazza tre cross perfetti, uno di questi trasformato in gol da Keita.

    de Vrij 6: L’unico neo della sua gara è un mancato anticipo su Schick che porta al palo di Florenzi.

    Skriniar 5,5: Schick gli nasconde spesso la palla e lui va in sofferenza. Non incolpevole sul gol di Under, potrebbe aiutare Asomah e uscire più tempestivamente.

    Asamoah 5: Guadagna ingenuamente un giallo allontanando stizzito il pallone dopo un tunnel subito da Under. Poco dopo il turco lo brucia di nuovo e arriva comodamente al tiro dell’1-1.

    Joao Mario 5,5: La sensazione è che abbia spesso bisogno di un tocco di troppo. Cresciuto in personalità, deve migliorare in concretezza.

    Brozovic 5: Manovra nel traffico con discreta sicurezza. Poi il momento di buio: allarga il gomito in area e regala il calcio di rigore alla Roma.

    Borja Valero 6: Senza infamia e senza lode. Smista palloni con la solita intelligenza, ma a volte potrebbe anche calciare verso la porta avversaria. 

    (Dal 35’ s.t. Vecino: s.v.)

    Keita 6,5: Prima spreca di testa un gran cross di D’Ambrosio, poi ancora su assist dell’esterno italiano, sbuca alle spalle di Juan Jesus e buca Olsen. Conferma il suo grande momento di forma. 

    (Dal 18’ s.t. Politano 6: Entra e punta l'uomo per creare scompiglio. Non ci riesce spesso, ma almeno alza la pressione al match)

    Icardi 6,5: Su imbucata di Brozovic sbaglia il controllo davanti a Olsen e spreca una grande occasione. Nella ripresa svetta in area avversaria su calcio d'angolo di Brozovic e buca Olsen. 

    Perisic 4,5: L’avvio è indolente, il dopo è ancora peggio.

    (Dal 35’ s.t. Lautaro Martinez s.v.)


    Spalletti 6: Per due volte in vantaggio, la sua Inter non si mostra abbastanza matura da poter amministrare match e vittoria. Si intestardisce con Perisic, lo sostituisce solo a 10' dalla fine e prima di lui toglie dal campo Keita, il nerazzurro che più teneva in apprensione la difesa di Di Francesco. Il pareggio non è da buttare, ma alcune scelte sono rivedibili. 

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