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    Inter, Marotta gela Nandez: 'Mai cercato, suo agente fuori luogo. Trattenere i top? Pronti a tutto'

    Inter, Marotta gela Nandez: 'Mai cercato, suo agente fuori luogo. Trattenere i top? Pronti a tutto'

    • Redazione CM
    A margine della sfida contro il Benfica, l'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta, ha risposto alle domande che gli hanno posto i giornalisti di Sky a bordo campo. 

    Iniziamo parlando del suo rinnovo, dà continuità al lavoro che avete fatto e che staserà consentirà a Inzaghi di cambiare 8 calciatori rispetto alla partita contro la Juventus. 
    Per quanto riguarda il prolungamento del contratto, è un fatto che dà continuità al progetto iniziato con la presidenza di Zhang ed è un riconoscimento per me e per la mia squadra, che non scendiamo in campo, ma siamo indispensabili. C’è un rapporto ottimo con Ausilio e Baccin, c’è concetto di delega e responsabilità. Il turnover è un fatto dovuto, con due considerazioni da fare, il nostro allenatore deve tutelare i calciatori che giocano tanto anche in nazionale, con tanti viaggi. E poi stasera hanno anche la possibilità, i più giovani, di accrescere la loro esperienza. Per il loro futuro e per quello del club”.

    Teremi e Nandez sono due obiettivi?
    “Posso dire che il gruppo e la rosa a disposizione di Inzaghi è di qualità e ben amalgamata. Non abbiamo necessità e non dovremo ricorrere al mercato di gennaio. La dichiarazione di Bentancur è improvvida, non abbiamo mai cercato suoi giocatori ed è stato fuori luogo, cercando di essere rispettoso e generoso verso di lui”.

    Si può pensare di tenere i migliori a fine anno?
    “Non è giusto che azionisti continuino a mettere soldi, serve anche il coraggio di agire da parte dei dirigenti e noi siamo pronti ad ogni evenienza, anche nel far quadrare i conti se dovessimo arrivare lunghi. Abbiamo un patrimonio tecnico che ci mette a riparo da situazioni di emergenza”.
    Scudetto o finale?

    Sceglie la finale di Champions o lo scudetto?
    “Sceglierei entrambe le cose, sono due traguardi straordinari e il comune denominatore è l’impegno che ci dobbiamo mettere”.

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