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  • Inter, Marotta su Skriniar si gioca la reputazione di Intoccabile

    Inter, Marotta su Skriniar si gioca la reputazione di Intoccabile

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    E poi ci sono gl’intoccabili. Anche nel calcio. Quelli che qualunque cosa facciano, la fanno sempre bene. Almeno così dicono, loro e gli altri. L’ultimo è Beppe Marotta, dg dell’Inter con lungo e glorioso passato alla Juventus e, chissà, magari anche futuro. Perché nemmeno il cda indagato bianconero ha fatto in tempo a dimettersi, nemmeno si sa chi comporrà il prossimo, ma già si è saputo che a Torino contano di ripartire proprio da lui, l’intoccabile Marotta, oggetto del desiderio non si sa di chi, visto che non si sa chi dovrà scegliere.

    Della situazione economico finanziaria dell’Inter si sa tutto, se ne è parlato mille volte. È una società in vendita e prima o poi sarà venduta. Quando si sbloccherà la vicenda stadio, sarà più facile. A Zhang non interessa posare la prima pietra, se ne andrà prima. E poi le pietre costano. Per Zhang conta solo che ci sia l’ok a costruire, che lo stadio sia a progetto, in modo che l’Inter valga di più. Venderà e recupererà quanto speso nel club, magari anche guadagnandoci. In 6 anni ha investito più di 700 milioni, ha riportato l’Inter al vertice in Italia e gli ha fatto fare strada in Europa.

    Antonello è l’uomo dei conti, Marotta l’uomo del calcio e dei calciatori, quello che valuta il lavoro e i suggerimenti dei collaboratori, ma è lui che chiude i contratti. Perché poi possono imputare a Inzaghi la scelta tecnica di Correa, ma i 31 milioni pagati alla Lazio li ha pagati Marotta. E così i 27 spesi per l’infortunato Gosens, un anno da convalescente e riserva, prima di Perisic e ora di Dimarco. Due colpi da 60 milioni, mica pochi per una società che prima di acquistare deve vendere, sennò i conti non tornano.

    E poi c’è la questione Skriniar, sulla quale Marotta ha scommesso in proprio, mettendoci la faccia e che proprio per questo motivo non può finire come sembra che stia finendo, col giocatore che non rinnova e se ne va a zero a fine campionato. Non può finire così, perché era Marotta stesso, che solo il 1° novembre si diceva sicuro che Skriniar avrebbe rinnovato entro la sosta, e poi la settimana dopo entro l’inizio del Mondiale, salvo poi a Mondiale cominciato, dire di sperare nella firma prima che il Mondiale finisse. Ora il Mondiale è finito e Skriniar deve ancora rinnovare. Qualcosa non è andato come l’Inter sperava, come Marotta supponeva che andasse, sennò un dirigente esperto come lui, mai avrebbe parlato in quel modo.

    La scorsa estate, si diceva che il PSG fosse pronto sa pagare anche 50 milioni per avere Skriniar. A un anno dalla fine del contratto, una cifra folle. Quasi un regalo. Eppure Marotta non l’ha ceduto. Aveva bloccato Bremer, c’erano plusvalenza (reale), soldi in cassa e sostituto in campo. O non era vera l’offerta o l’errore è gigantesco. Oggi Skiniar non vale più di 20 milioni, 25 se trovi un amico che vuole aiutarti. E non hai il sostituto già pronto. Se invece Skriniar rinnova, Marotta rinfresca la sua fama di quello che non sbaglia un colpo, applausi e la partita continua.
    @GianniVisnadi

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