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    Inter, Montella ha ragione: Calhanoglu è il miglior centrocampista al mondo VOTA

    Inter, Montella ha ragione: Calhanoglu è il miglior centrocampista al mondo VOTA

    • Gabriele Stragapede
    Illuminante. Difficile trovare un aggettivo migliore che riesca a definire la prestazione, ma, in generale, tutto l’avvio di stagione dell’Inter e, in particolare, di Hakan Calhanoglu. Anche nella surclassante vittoria di ieri sera contro l’Udinese, il centrocampista turco ha dato modo di far ammirare tutte le sue doti e qualità di maggior spicco. Preciso in impostazione, duttile e prezioso in fase difensiva, chirurgico -100% di realizzazione - dal dischetto (con il quale ha arrotondato il proprio score in campionato, arrivando al 7° centro in Serie A - un gol ogni 175 minuti -, a sole due reti dalla sua miglior annata al Milan, a -4 dalla migliore di sempre in Bundesliga) e magico nel servizio che ha fornito la gioia del gol a Federico Dimarco. Il direttore artistico del centrocampo di Inzaghi è entrato in campo con la solita eleganza e ha condotto per mano, insieme ai suoi fidi compagni di squadra Thuram e capitan Lautaro Martinez, all’ennesima vittoria, al riprendersi la vetta della graduatoria e al proseguire l’attuale eterna sfida scudetto contro la Juventus.

    IL MIGLIORE AL MONDO? - La domanda (forse più di una semplice provocazione) sorge ora spontanea: Calhanoglu è il miglior interprete, nel suo ruolo, in tutto il mondo? Ragioniamo. In Europa, di giocatori di tale caratura e incisione sulle prestazioni della squadra, ce ne sono davvero pochi. Si pensi a Rodri al Manchester City, si pensi a Casemiro che, tuttavia, nella sponda rossa di Manchester, sembra aver perso lo smalto dei tempi al Real Madrid. Senz’altro, almeno in Italia, nessun centrocampista ha reso, nemmeno lontanamente, allo stesso del livello del turco.

    I DATI - Aiutiamoci con i dati forniti dal portale SofaScore. In Serie A, Calhanoglu è, attualmente, il giocatore con la media più alta di tutto il campionato (7.69): un punteggio anche più alto del suo capitano, nonché capocannoniere, Lautaro Martinez. L’ex 10 del Milan, inoltre, è il centrocampista con il maggior numero di xG (expetcted Goals pari a 5.75), con il minor numero di occasioni sprecate (0), il secondo con il maggior numero di conclusioni verso la porta (30, dietro solo a Ferguson con 32). E questi sono solo i dati offensivi, ai quali si aggiungono i 901 passaggi effettuati e realizzati (1° fra i centrocampisti, 2° in tutta la A dietro ai 941 di Tomori) che lo portano a una percentuale di errore del solo 7.97%, tra le più basse di tutto il campionato. E poi 80 tocchi di media a ogni incontro e gli 1.7 passaggi chiave. Non basta? Aggiungiamoci anche la parte difensiva: 35 contrasti, 8 intercettazioni, 10 spazzate decisive e il nessun errore commesso nè palla persa, in tutta la stagione, che hanno portato a un gol o anche solo a un tiro avversario.

    FRUTTO DI UN’IDEA – I dati, dunque, sono tutti dalla parte dell’idea avuta da Simone Inzaghi, artefice della svolta e dell’evoluzione tecnico/tattica di Calhanoglu. Da trequartista in difficoltà in rossonero a leader carismatico in campo e uomo spogliatoio fondamentale per i vice campioni d’Europa, tutto grazie al passaggio di Brozovic nel calcio saudita e, ancor prima, alla fiducia e al nuovo ruolo cucitogli addosso dall’allenatore piacentino. Ora il turco giostra il gioco dei suoi, partendo dalla zona nevralgica del campo. Un mediano/regista/tuttocampista che si sacrifica per la sua squadra e che sente il desiderio di migliorare sempre più, per raggiungere quel suo desiderio od obiettivo: diventare fra i 5 migliori centrocampisti al mondo, dove già si sentiva tempo fa (“Sì, mi sento sottovalutato. Non sono lontano dai nomi che ha citato, ho tutto per avvicinarmi a loro: per come sono cresciuto mi vedo tra i primi 5 d’Europa nel mio ruolo, lo dico con umiltà ma con consapevolezza” disse a La Gazzetta dello Sport). Dichiarazioni invecchiate come del buon vino e che hanno trovato l’appoggio del suo attuale CT: "Penso che in questo momento Calha sia sicuramente il miglior centrocampista d’Italia, forse anche del mondo” ha affermato Montella.

    FUTURO – Ed è qui che scatta la nuova provocazione. Dato il prossimo (e remunerativo) rinnovo di Lautaro Martinez, questo Calhanoglu merita un nuovo riconoscimento a livello contrattuale? La risposta, chiaramente, spetterà ai vertici della società di Viale della Liberazione. Il numero 20 nerazzurro, oltre alle prestazioni in campo, ha dimostrato la propria fedeltà all’Inter. Il rapporto è stato, infatti, rinsaldato dalla scelta, lo scorso agosto, di non farsi tentare dalle ricche lusinghe dell'Arabia Saudita. Al-Hilal prima e, soprattutto, Al-Ahli poi avevano messo nel mirino Calhanoglu ma i sondaggi non si sono tradotti in nulla di più. Ferrea è stata la volontà del giocatore di restare a Milano e dell'Inter di tenerlo, dando continuità anche alla decisione, a luglio, di prolungare il suo accordo fino al 2027, riconoscendogli un ritocco dell'ingaggio, portato a 6,5 milioni di euro netti più bonus. Cifre che, sino al futuro rinnovo di Lautaro Martinez, lo rendono il giocatore più pagato in rosa. Rivedere l’accordo, in realtà, non è ora tra i piani prioritari di Marotta e Ausilio, ma i presupposti per far durare il matrimonio a lungo (disinteressandosi delle sirene della Premier League, Chelsea e Liverpool su tutte, come riferiscono i media turchi) ci sono tutti. Ora, lettori di Calciomercato.com, la palla passa a voi: Hakan Calhanoglu merita di essere considerato tra i migliori centrocampisti in Italia, in Europa e nel mondo?

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