Inter, nel mirino c’è Wijnaldum

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A caccia di un nuovo contratto. Georginio Wijnaldum è arrivato a un bivio della sua carriera, a 30 anni, festeggiati lo scorso 11 novembre, deve decidere se continuare la sua avventura con il Liverpool, con il quale ha vinto tutto, o cambiare aria, lasciare Anfield e provare una nuova avventura, in un altro club, in un altro campionato. Al momento nessuna delle due opzioni va esclusa, il centrocampista olandese esploso nel Feyenoord non si è ancora pronunciato, prima di prendere una decisione vuole conoscere tutte le proposte. KLOPP E KOEMAN - Alcune di queste sono già arrivate. La prima proprio dai Reds, che per il centrocampista a segno 20 volte con la maglia della sua nazionale, ha offerto un triennale a cifre superiori (in Inghilterra parlano del 40% in più) alle attuali 75 mila sterline a settimana, circa 4 milioni di sterline all’anno. Klopp lo stima e spinge per tenerlo, ma i soldi per Wijnaldum non sono l’unico fattore. La possibilità di giocare in un altro Paese dopo sei anni di Inghilterra (spesi tra Newcastle e Liverpool) lo attrae, lo stuzzica, per questo l’opzione addio al momento è quella che ha la percentuale più alta. Può garantirgli tutto questo Rambo Koeman, suo ex allenatore in nazionale, che ne ha chiesto l’ingaggio al quartier generale del Barcellona. I blaugrana, alle prese con la rivoluzione societaria, hanno preso tempo: Wijnaldum è un profilo che piace, nonostante sia over 30 ma il momento di spending review spinge a fare delle riflessioni.
INTER - Quelle che sta facendo anche l’Inter che, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, è in corsa per il nazionale oranje, a segno due volte domenica contro la Bosnia. Marotta è uno specialista dei parametri zero e ha messo il nome di Wijnaldum sulla sua lista. Per il momento non è andato oltre una richiesta di informazioni, ma non è da escludere una proposta ufficiale tra qualche settimana. Soprattutto se Georginio deciderà di lasciare la Premier e se dal mercato in uscita (si cercano soluzioni per Nainggolan, Eriksen e Vicino) arriveranno buone notizie.
Purtroppo raccattiamo giocatori sulla via della pensione, senza un progetto tecnico, che dovrebbe essere quello della società, e non quello di Conte. Barela e forse Hakimi che comunque deve ancora dimostrarlo,sono le uniche note liete per costruire una squadra degna di chiamarsi Inter. Ci sono gocatori che l'Inter non vede, contro il Milan con i Lille, abbiamo assisstito ad un grande Renato Sanchez, lo stesso visto quando il Portogallo vinse l'europeo, ma lo prese il Bayer per qualche spicciolo in più, e noi Joao Mario, un comprimario in quella nazionale. Ora tutti stanno notando l'esplosione di Locatelli, ma qualcuno voleva prendere Tonali. E cosa dire di Fabian Ruiz, uno dei migliori dell'under 21 in Spagna, nel mirino del Real, preso dal Napoli dal Betis, quando tutti ne parlavano in Spagna, ora lo vogliono Real e City.....ma all'Inter c'è qualcuno che capisce di calcio ??? Marotta è bravo solo su giocatori straconosciuti, va bene avere qualche anziano in squadra, ma la corsa e la dinamicità te la danno i giovani di talento. L'Inter è costruita male e solo pochi valgono l'Inter.
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